Elezioni, Baraldi sul candidato sindaco: "La questione non è donna sì-donna no"
La consigliera Pd: "Importante la formazione, il linguaggio, e gli obiettivi per la comunità"
"In queste settimane si è letto e sentito molto di una possibile candidatura femminile per le amministrative della prossima primavera. Mi ha colpito il fatto che fino a ora se ne sia parlato 'a prescindere', ossia tentando di restare sul vago e generico principio della vantaggiosità o meno della candidatura femminile, tenendosi prudentemente lontano dalla descrizione di quale profilo femminile, o, meglio ancora, di che cosa si intenda quando si parla di candidatura femminile". A intervenire è Ilaria Baraldi, consigliera comunale del Partito Democratico e portavoce Donne democratiche di Ferrara.
"La sinistra è rimasta giustamente stordita - ha continuato l'esponente Dem - quando poco più di un anno fa si è formato il primo governo italiano guidato da una donna, poiché quel governo è, contemporaneamente, quello più di destra che la nostra storia repubblicana abbia conosciuto. Si è cioè creato un cortocircuito per il quale, dopo decenni di lotte femministe e dopo un buon numero di anni a raccontare di quanto fosse importante l'equità di genere e l'uguaglianza sostanziale, di quanto la politica dovesse non solo accogliere e promuovere l'azione delle donne ma essa stessa trasformarsi, adottando pratiche e modalità dell'agire delle donne (inclusività, lavoro di squadra, etica della cura), il primato della prima donna presidente del consiglio è andato a quelli di 'Dio, patria e famiglia'".
Ilaria Baraldi ha aggiunto che "l'elezione della prima donna segretaria del più grande partito della sinistra per volontà di tante e tanti elettori ha messo in evidenza non solo quanto le primarie siano capaci di mobilitare nel modo più sano e democratico le persone attorno a un progetto, ma anche quanto conti l'interpretazione che del ruolo di leader dà una donna che abbatte gli stereotipi e vuole rimuovere gli aspetti tossici del potere patriarcale rispetto a una donna che di quel potere è figlia consapevole; quanto conti un approccio alle questioni complesse non sanguigno e semplicistico ma fermo e approfondito, che non consideri l'avversario politico come nemico da abbattere ma come interprete di una visione sociale che si ha l'ambizione di cambiare. In un momento storico come quello presente, disseminato di conflitti, non c'è niente di più rivoluzionario che interpretare la politica come lo spazio in cui si costruisce una alternativa".
La consigliera che siede fra i banchi dell'opposizione ha sottolineato che "la politica non è un ring. La politica è il luogo del pensiero che si fa azione. Quindi la questione non è donna sì-donna no, ma ovviamente che tipo di donna, con quale formazione, linguaggio, modo di stare in politica e con quali obiettivi per la comunità. L'unico modo per scoprire cosa ci sia 'oltre al genere' è ovviamente mettere le persone che hanno manifestato disponibilità per le amministrative nella condizione di poter parlare della loro idea di città, di quali siano gli ambiti su cui puntare per svilupparla, di quali modalità di governo alternative a quelle attuali si vogliano mettere in campo, sotto il profilo istituzionale e di azioni strutturali, indagando le compatibilità delle idee e delle proposte con il lavoro svolto sin qui dalle forze politiche coinvolte, siano esse partiti o soggetti civici".
Ilaria Baraldi ha concluso che "le candidature, quando sono reali e mosse da spirito costruttivo, nel rispetto delle persone (le stesse che si candidano ma anche il corpo elettorale), non si scelgono sui giornali, non si scelgono con i sondaggi su Facebook, non si decidono lontano dal territorio, non possono essere decise da poche per quanto qualificate e legittimate persone. Non si sceglie un candidato in quanto donna, non lo si sceglie perché è molto conosciuto. C'è il tempo e ci sono le modalità più aperte e inclusive per comporre un quadro che sia il più positivo e solido per affrontare una campagna elettorale che ci qualifichi davvero come alternativa".