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Sanità

Zanzare, vespe, cimici e ragni: cosa fare se si è punti in vacanza

Approfondimenti e consigli del direttore di Malattie Infettive di Cona

Stagione calda, divertimento, spensieratezza e vacanze. Ma attenzione ai pericoli, come le punture di insetti. Sul tema si è espresso Marco Libanore, direttore dell’unità operativa di Malattie Infettive dell’Azienda ospedaliera.

Nel corso della stagione estiva, infatti, le punture di insetto possono essere causa di interessamento locale, come gonfiore e prurito, o di reazioni allergiche generalizzate fino allo shock anafilattico. La puntura d’insetto può inoltre causare infezioni locali con sovrapposizione batterica o generare malattie infettive con diverse caratteristiche cliniche.

Punture di zanzara

Una puntura di zanzara si presenta come una piccola bolla sulla pelle più o meno arrossata, rotonda, in grado di causare molto prurito e fastidio. La bolla compare poco tempo dopo la puntura e scompare nel giro di 2-3 giorni. Su persone allergiche, o che non hanno ancora sviluppato una propria immunità, le punture possono generare vere e proprie vesciche.

Il problema principale di solito è limitato alla zona di puntura: in questo caso può essere utile assumere farmaci antidolorifici e antinfiammatori. Se invece le reazioni interessano l’organismo a livello sistemico, potenzialmente pericolose per la vita, è necessaria l’ospedalizzazione della persona coinvolta.

La zanzara del genere anopheles è responsabile di una delle malattie infettive più diffuse al mondo, come la malaria. La zanzara classica può essere veicolo della malattia di West Nile e quelle del genere Aedes della Febbre Gialla, o di altre come la Dengue, la Chikungunya e lo Zyka.

Punture di flebotomi o pappataci

Sono punture provocate da piccoli ditteri, spesso confusi con le zanzare, che in genere provocano punture assai pruriginose e spesso di dimensioni più ampie rispetto a quelle delle zanzare. I pappataci sono insetti silenziosi molto difficili da individuare. Le punture si localizzano nelle parti basse del corpo, soprattutto caviglie e gambe.

Puntura di zecca

Le punture di zecca sono generalmente indolori e non lasciano tracce, per cui è difficile sapere se si è stati punti da questo acaro. Il più delle volte ci accorgiamo della loro puntura solo perché le ritroviamo attaccate alla cute. Solitamente sostano nell’ospite dai 3 ai 6 giorni, per cui è abbastanza facile individuarle.

Le zecche preferiscono colpire nelle zona più calde del corpo: nuca, base dei capelli, collo, ascelle, cavo popliteo, inguine o regioni laterali dell’addome. Le zecche possono essere pericolose, in quanto responsabili della rickettsiosi e della malattia di Lyme.

Morsi di ragni

La maggior parte dei morsi di ragno non è pericolosa e a meno di reazioni allergiche individuali, regredisce senza trattamenti particolari. È importante specificare che il morso del ragno può anche non essere avvertito sul momento.

Cosa fare dopo il morso? Una raccomandazione per le forme limitate è di applicare impacchi freddi, di comprimere la zona coinvolta e di mantenere sollevata la parte colpita quando siano interessati gli arti. Se trascorse 24h la ferita continua a peggiorare è bene rivolgersi al proprio medico.

Morsi di pidocchi

Si presentano come piccole macchie di colore rosso e causano elevato prurito. E’ necessario chiamare immediatamente il medico, affinché l’infezione non si espanda in altre zone del corpo.

Marco Libanore malattie infettive

Punture di formiche

Alcune formiche possiedono mascelle in grado di infliggere punture molto dolorose che causano infiammazione e bruciore. L’infiammazione si manifesta con un’eruzione biancastra.

Punture di api, vespe o calabroni

Vespe, api e calabroni sono dotati di un pungiglione all’estremità del corpo che può essere lungo anche diversi millimetri. Il pungiglione è connesso a una cavità interna al corpo contenente un veleno che viene iniettato con la puntura. Il veleno è molto tossico ma le quantità iniettate sono solitamente contenute e raramente costituiscono un pericolo per la vita del paziente.

Punture di cimici da letto

Come riconoscere punture e morsi delle cimici da letto? I morsi di questi insetti non sono dolorosi, ma possono causare nell’immediato (e in più casi) una reazione allergica alla saliva dell’insetto, che comporta malessere generale, prurito e una persistente irritazione cutanea. Le zone del corpo più colpite sono gli arti, il collo e la schiena.

Punture di pulce

Le punture di pulci sono un disturbo comune, specialmente per chi possiede animali domestici. Quando una pulce morde un essere umano, lascia dietro di sé segni distintivi e, spesso, un intenso prurito. Le eruzioni sono di solito rosse e possono infiammarsi se vengono strofinate. Le pulci tendono a colpire le persone attorno alle caviglie o ai polpacci.

Paesi a rischio

Ecco i comportamenti da assumere a livello preventivo per chi si reca nei paesi a rischio di trasmissione di malattie infettive da insetti:
- Indossare vestiti in fibre naturali e di colore chiaro a protezione della cute.
- Impiegare creme e spray repellenti per gli insetti sulla pelle ma anche sopra i vestiti, in particolare la sera, ripetendo l'operazione periodicamente.
- Evitare di camminare scalzi e indossare sempre scarpe chiuse.
- Evitare l'attività sportiva nelle ore serali in quanto il sudore attrae le zanzare in particolare in tali ore.
- Evitare profumi vari in quanto anch'essi attraggono gli insetti.
- Dormire possibilmente in luoghi con insetticidi attivi o zanzariere.

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