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Unife, uno studio si sofferma sulle caratteristiche genetiche e nutrizionali delle ostriche di Goro

Gli esiti della ricerca verranno presentati nel corso della mattina di mercoledì, durante il convegno conclusivo

I risultati del lavoro saranno presentati mercoledì alle 10.45 a Goro, in via del Corpo delle Capitanerie di Porto 2, durante il convegno conclusivo. Nel frattempo, uno studio proveniente da Unife pone l'accento sulle proprietà delle ostriche del territorio ferrarese. Nel dettaglio, si chiamano ostriche concave Golden e Black, e apportano benefici alla salute. A dimostrarlo è una recente ricerca dell'ateneo che, oltre a voler favorire la competitività e lo sviluppo di mercato delle due varianti di colore, si è concentrata sull'analisi delle caratteristiche genetiche, chimiche e nutrizionali evidenziando le eventuali differenze.

Nello studio, le ricercatrici e i ricercatori hanno calcolato che basterebbero due-tre ostriche al giorno per assumere la dose giornaliera consigliata di acidi grassi insaturi essenziali omega-3, presenti anche nel giusto rapporto omega-3/omega-6. "Si tratta di sostanze che svolgono un'azione preventiva nei confronti di molte patologie diffuse come le cardiopatie, ipercolesterolemia, ipertensione e aterosclerosi", ha spiegato Elena Tamburini, docente del dipartimento di Scienze dell'ambiente e della Prevenzione dell'Università di Ferrara, coordinatrice dello studio.

"Grazie al progetto - ha continuato Elena Tamburini - abbiamo dimostrato anche l'elevata capacità antiossidante e antinfiammatoria della carne di ostriche allevate a Goro, associata a un contenuto calorico per 100 grammi di prodotto basso. Gli acidi grassi sarebbero anche responsabili del profilo organolettico peculiare delle tre varianti. In particolare, le ostriche Black e Golden sono particolarmente ricche di polifenoli, flavonoidi, e carotenoidi, che oltre a essere importanti per la salute, sono sostanze che possono essere riconosciute anche tra le responsabili del colore viola scuro-nero e giallo-oro, rispettivamente. Tutto questo senza dimenticare che le ostriche, essendo dotate di guscio calcareo, mentre crescono assorbono anidride carbonica dal mare, riducendo quindi l'impatto delle emissioni climalteranti".

Le analisi sono state svolte grazie alla collaborazione tra la docente Chiara Scapoli del dipartimento di Scienze della vita e Biotecnologie, la docente Luisa Pasti del dipartimento di Scienze chimiche farmaceutiche e agrarie, e la docente Mascia Benedusi del dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione, e hanno permesso di iniziare a comprendere i processi di trasmissione genetica del colore del guscio e delle diverse attività metaboliche legate alla crescita, oltre a verificare l'elevatissimo valore nutrizionale che caratterizza tutte le varianti allevate a Goro. I due particolari morfotipi cromatici di ostrica della Sacca di Goro sono stati individuati grazie al lavoro del dottore Edoardo Turolla.

Lo studio 'Diversificazione dell'ostricoltura regionale mediante la caratterizzazione qualitativa di due nuove tipologie commerciali di ostrica concava (Golden e Black) e potenzialità di mercato' è stato finanziato nell'ambito della Priorità 4 Feamp 2014-2020 Ssl Flag Costa dell'Emilia-Romagna, ed è stato svolto con il supporto della Cooperativa Sant'Antonio di Gorino. A partecipare alla realizzazione delle attività anche Ergo Consulting srl, spin-off dell'Università di Bologna, Istituto Delta Ecologia Applicata Srl di Ferrara e Synaptic Srl di Firenze.

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