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Concerto Springsteen / Giardino-Arianuova-Doro / Via Riccardo Bacchelli

Ultimo evento di 'Save the park': "Non era necessario un concerto per far conoscere Ferrara al mondo"

Sabato pomeriggio al parco Bassani è in programma un'iniziativa sulla salvaguardia del parco

Nel presentare l'ultimo appuntamento rivolto ai cittadini e in programma al parco Bassani, i componenti del comitato 'Save the park' non hanno nascosto l'amarezza per l'imminente svolgimento del concerto di Bruce Springsteen e le preoccupazioni per la salvaguardia dell'area verde interessata dall'evento. Marianna Suar, Francesco Monaldi e Alessandro Tagliati di 'Save the park' e Stefania Corradini di Animal Liberation, hanno quindi presentato la prossima iniziativa in calendario, prevista per sabato al parco Bassani, con ritrovo alle 16.30, subito dopo il ponticello di via Bacchelli. 

"Con qualsiasi tempo saremo ancora una volta al parco. Chiediamo a tutti di portare teli e cartelli colorati da appendere alle recinzioni installate, e abbellirle di disegni e arte popolare con motivi ispirati alla natura. Ci sarà spazio poi per un momento di yoga, meditazione ed esercizi per la respirazione", ha esordito Marianna Suar, aggiungendo la considerazione che "siamo molto preoccupati perché sono già ben evidenti solchi causati dai mezzi pesanti, che in questi giorni si stanno riempiendo d'acqua, creando buche e una sorta di voragini".

Marina Suar ha quindi proseguito, spiegando che "martedì abbiamo avuto un incontro con il prefetto e i due assessori comunali Gulinelli e Balboni. Per il suo ruolo, infatti, il prefetto non ha competenza per entrare in questioni che riguardano l'impatto ambientale, e quindi ha coinvolto gli assessori direttamente responsabili del concerto e della tutela del parco". A questo proposito è giunto un invito al dialogo fra le parti dal prefetto, che presiede il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica un invito al dialogo fra le parti.

Comitato che, a detta di Alessandro Tagliati, "prende delle decisioni sulla base della documentazione che è stata presentata. A noi piacerebbe sapere quale è questa documentazione, rispetto alla documentazione che comunque 'Save the park' ha raccolto in queste settimane e in questi mesi. Osservazioni di esperti nostri che quantomeno dovrebbero essere considerati e messi a confronto con altri esperti". Marina Suar ha aggiunto che "abbiamo chiesto se c'è un piano per sicurezza della fauna selvatica e ci è stato risposto che non c'è alcun piano, però Ferrara Tua osserverà con i droni dall'alto gli alberi e che l'Ente nazionale protezione animali sorverglierà le specie dell'avifauna" 

Gli esponenti del comitato hanno aggiunto che nel parco "gli eventi andrebbero tarati sulla presenza di 5mila persone al massimo al giorno", manifestando la preoccupazione verso l'ipotesi che "questa possa essere solo una grande prova per trasformare un'area di valore ambientale in uno spazio ludico da offrire a uso e consumo di privati", e rimarcando la mancanza di necessità di utilizzare un evento di tale portata "per far conoscere Ferrara al mondo", laddove "Ferrara è già un simbolo del Rinascimento, non c'era bisogno di tutto questo". 

Alessandro Tagliati ha concluso che "il confronto e l'ascolto dei cittadini dovrebbero essere alla base del rapporto fra eletti ed elettori, invece viene svalutato, quando non apertamente sbeffeggiato. Si parla e si discute a carte scoperte, non in questo modo". Il comitato 'Save the park' ha annunciato che sarà attivo già dalla mattina di venerdì 19 maggio per verificare lo stato del parco Bassani, e per tutta la durata del disallestimento, fino alla liberazione dell'area".

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