Triathlon, Daniele Di Fresco a Nizza in corsa per il mondiale Ironman
A Klagenfurt, tre mesi fa l'atleta cussino è arrivato sedicesimo nella sua categoria
Domenica 10 settembre sarà una data particolare per Daniele Di Fresco, quarantenne triathleta del Cus Ferrara che a Nizza parteciperà all'Ironman, valido come Campionato Mondiale di specialità. Un risultato incredibile al quale puoi solo competere con qualifica sul campo, cosa che Daniele ha fatto a Klagenfurt arrivando sedicesimo nella sua categoria solamente tre mesi fa, a giugno. Per i non addetti, la disciplina comprende 3800 metri a nuoto, 180 in bicicletta, chiusi poi dai classici 42 km e 195 metri di una maratona. Una prestazione realizzata da Di Fresco in 9 ore e 47 minuti, uno sforzo continuo che però lo ha portato a entrare nell'élite di quelli che vanno sotto le 10 ore. Un po' come il club delle 3 ore nella maratona.
"Ci ho messo 10 anni a decidermi a fare un Ironman - ha commentato Daniele - e non pensavo di arrivare così in alto, poi c'è stato Klagenfurt… Così, sotto la guida di Mirco Bertasi mi alleno diverse ore al giorno e nel pre gara arrivo a 15 ore settimanali; se si pensa che ho fatto e farò due Ironman in 3 mesi, capite l'impegno. Io ho un lavoro da turnista in azienda che, nell'essenza, lascia parecchio tempo libero, ma spesso per conciliare vita privata, sport e lavoro gli allenamenti arrivano dopo un turno di notte o a un orario improbo".
E in una gara così lunga serve allenare parecchio anche la testa. "La testa, la fa da padrone in queste gare; il corpo segue la mente e se questa cede si tira dietro tutto il resto, ma io posso dire di essere mentalmente forte. Vado in gestione automatica durante lo sforzo per quel che riguarda il cosa e come dell'alimentazione ad esempio, e mi concentro sul resto che è stato provato e riprovato come ritmo, cadenza. Sono anche istruttore di apnea e questo a livello mentale è ottima scuola".
La storia di Daniele merita un approfondimento che forse aiuta a meglio comprendere l'atleta. Nel 2017, con in tasca la qualificazione ai campionati Italiani Elite, i migliori 100 atleti della penisola, arriva un avversario difficile da battere. Cure pesanti, ma supera il momentaccio. Supera anche una ricaduta tre anni dopo ma le gare sono un ricordo. "Non è stato facile risorgere - ha spiegato l'atleta - e la testa mi ha aiutato tanto. I controlli adesso sono a posto… Mi dicono di non strafare, ma come si fa! A Nizza non ho speranze particolari, nel senso che è già una vittoria essere qui e voglio divertirmi. Tutto quel che viene sarà ben accetto, ma riuscissi a stare ancora sotto le 10 ore sarebbe perfetto".