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Venerdì, 26 Aprile 2024
La storia

Il trauma dell'alluvione, una psicologa del Piccolo Principe di Ferrara in Romagna per fornire un supporto

La testimonianza della professionista Francesca Tebaldi, che si è recata a Conselice e ha incontrato adulti e bambini

All'interno della grande macchina dei soccorsi partiti in aiuto degli alluvionati della Romagna, trova spazio anche il Piccolo Principe. La cooperativa sociale aderisce a Confcooperative Ferrara, ed è formata da specialisti sanitari che operano nel campo della neuropsichiatria e psicologia dell'età evolutiva e dell'adolescenza dal 2014. Francesca Tebaldi, psicologa psicoterapeuta della cooperativa, ha raggiunto con il supporto di 'Emdr Italia' la provincia di Ravenna. Dal nome Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Emdr rappresenta un tipo di approccio terapeutico usato per curare eventi traumatici e stressanti.

"Sono stata nel centro di accoglienza a Conselice, dove è stato rilevato un bisogno immediato di supporto psicologico per le persone evacuate dalle loro abitazioni - ha raccontato la professionista - con altre colleghe psicoterapeute Emdr ci siamo divise i compiti per occuparci di bambini, adulti e anziani per un primo intervento di rielaborazione del trauma già in fase acuta". Uno degli obiettivi della psicologia dell'emergenza è quello di supportare in modo specialistico le persone che hanno vissuto delle esperienze traumatiche, sia individuali che collettive. Il supporto psicologico deve essere mirato a stabilizzare nella fase acuta, attenuare le risposte allo stress, mobilitare le risorse delle persone coinvolte, normalizzare e facilitare il recupero della loro funzionalità e fornire un'occasione di valutazione dello stato emotivo delle persone e di eventuali bisogni di follow up.

"Da un punto di vista pratico - ha aggiunto la psicologa Tebaldi - ho incontrato difficoltà di accesso alla zona perché il Comune è allagato sia nel centro, sia nelle periferie. Ho conosciuto moltissimi operatori coinvolti e occupati a soddisfare al meglio le esigenze legate alla sopravvivenza, quindi disponibilità e utilizzo dei beni di prima necessità, e poi ho trovato il grande silenzio e gli occhi quasi 'trasparenti' di adulti e anziani che aspettano che passi il tempo senza saper pensare al futuro. Attorno a loro, ho trovato bambini con occhi curiosi e vivi che stanno attenti a non disturbare gli adulti e che scrutano incuriositi l'andirivieni di persone che chiamano 'maestre'".

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