Naufragio di Crotone, Segala (Pd): "L'immigrazione fenomeno fisiologico, si ragioni nell'ottica del lavoro"
Il referente cultura e integrazione della segreteria comunale Pd Ferrara fa un'analisi sull'accaduto
“E' bastato un decreto legge ‘Sicurezza’ per rendere un atto che ci riempiva di orgoglio, in un atto al limite del legale, quasi pirata. L'avvento popoulista ha trasformato un vanto internazionale, in un'attività illegale”. Commenta così, Enrico Segala, referente cultura e integrazione della segreteria comunale Pd Ferrara, la tragedia di Cutrone.
“Una volta, nei calendari annuali della Guardia Costiera – prosegue -, come immagine di qualche mese, veniva rappresentato il salvataggio in mare dei migranti. I depliant che invitavano i giovani a scegliere la carriera, raffiguravano la Guardia Costiera accogliere sulle nostre navi italiane, sul nostro orgoglio, la povera gente in fuga da condizioni di vita disumane”.
Ciò che è successo non può lasciare indifferenti, certamente, e secondo l’esponente del Partito Democratico deve servire a cambiare le prospettive future. A cambiare, incalza, il modo in cui viene concepito il fenomeno migratorio.
“Prima che una legge – ribadisce Segala -, serve una sensibilizzazione di massa. Quando la Germania ospitò un milione di profughi, fu pronta innanzitutto la società nella gestione, non solo la politica; però la politica deve tornare a rappresentare l'esempio per i cittadini. Non più slogan sulla vita delle persone, non più propaganda verso i più deboli. Occorre considerare il fenomeno migratorio come fisiologico, e non più patologico”.
Secondo il Pd, dunque, c’è bisogno “di giovani donne e uomini, per mille ragioni, una sicuramente è quella della forza lavoro, come risorse per il nostro paese. E' ora di cambiare la parola d'ordine associata alle migrazioni: non ha più senso associarla a "sicurezza", ma al "lavoro". Lavoro come bussola per l'accoglienza. L'Italia può rappresentare il modello sulle politiche migratorie che tengano in considerazione la questione demografica, quella anagrafica, quella integrativa, quella sociale, quella culturale. E’ tempo di tornare ad essere (i) migliori”.
