Tragedia al bar di via Bologna, fermati il titolare e suo padre
Continuano gli accertamenti da parte del Comando provinciale dei carabinieri, diretti dalla Procura estense
Per il titolare del bar Big Town e per suo padre, nella tarda serata di sabato, è arrivato il fermo d'indiziato di delitto. Un provvedimento disposto dalla Procura di Ferrara ed eseguito dai carabinieri del Comando provinciale. Continuano quindi gli accertamenti da parte dei militari dell'Arma, diretti dalla Procura estense, in relazione ai drammatici fatti che sono avvenuti nel locale di via Bologna, nella notte di venerdì, e che hanno portato alla morte di Davide Buzzi e al ferimento di un giovane parente che lo accompagnava.
Il fermo d'indiziato di delitto a carico di padre e figlio riguarda i reati di omicidio e tentato omicidio. I due, al termine delle formalità di rito, sono stati trasferiti in carcere. Il Comando provinciale dei carabinieri di Ferrara ha comunicato il dispiegamento di un imponente dispositivo, supportato da componenti specialistiche, per cristallizzare la scena del crimine e acquisire il maggior numero di elementi per circostanziare meglio i contorni dell'evento delittuoso. I militari dell'Arma hanno incessantemente operato per tutta la giornata di sabato, in stretto raccordo con l'Autorità giudiziaria che da subito ha assunto la direzione delle indagini, effettuando una continua serie di riscontri per delineare i contorni della vicenda.
Vicenda dall'epilogo tragico, verosimilmente da ricondursi al decesso di un diciannovenne, avvenuto nella notte del 13 agosto. Il giovane, figliastro di Buzzi, aveva in quella circostanza accusato un malore nei pressi del locale di via Bologna che gli è risultato fatale. E il rancore profondo del patrigno sarebbe stato indirizzato verso i gestori del bar, che secondo lui non avrebbero avvertito per tempo i soccorsi.
Da quanto si apprende, il clima di tensione si era acuito anche nei giorni scorsi, con il titolare del locale che avrebbe denunciato alle autorità di essere stato minacciato da Buzzi. Una situazione esasperante, nel cui contesto alcuni dipendenti del locale si sarebbero licenziati. Da qui, la presenza del padre del titolare all'interno del locale. Titolare che, peraltro, avrebbe pensato di rivolgersi a una guardia giurata per la propria incolumità.
Un quadro complesso, dunque, sfociato nel cruento epilogo della serata di venerdì. Serata nel corso della quale, Buzzi e un suo giovane parente si sono diretti al locale con una tanica di benzina. Locale dove è scoppiata una furibonda lite con il titolare dell'esercizio e suo padre, e si è conclusa con il decesso del quarantenne, per le gravissime lesioni riportate durante la colluttazione, e il grave ferimento del ventenne.