Telemedicina, la direttrice Calamai mostra il 'modello ferrarese' al Ministero della Salute
Nel corso del congresso a Roma, sono stati forniti i numeri dell'attività svolta dalle Aziende sanitarie ferraresi
"Strategie, esperienze e punti di attenzione per il funzionamento dei servizi di telemedicina nella Long Term Care". Una relazione, attraverso la quale la dottoressa Monica Calamai, direttrice delle Aziende sanitarie Ferraresi, ha portato in sede ministeriale l'esperienza, i risultati, gli obiettivi e i progetti della sanità ferrarese, con particolare riferimento alla telemedicina e al progetto di 'Azienda sanitaria digitale Ausl – Aou di Ferrara'. Come occasione di confronto, il congresso dal titolo 'Long Term Care 8', in corso a Roma al Ministero della Salute, cui la direttrice è stata invitata come relatrice.
Un intervento partito illustrando le caratteristiche particolari del territorio ferrarese, l'assetto della sanità locale, il lavoro svolto in particolare sulle Case di Comunità e sui servizi, come ad esempio quello dell'Infermiere di famiglia e di comunità e le prospettive legate ai progetti del Pnrr. Spazio, quindi, al metodo di lavoro seguito per l'implementazione dei principali progetti di telemedicina e i relativi risultati.
Per quanto riguarda, ad esempio la tele-refertazione da remoto degli Ecg effettuati all'ospedale di Cento, ne sono state svolte 292 alla Casa di Comunità di Copparo (cui si aggiungono 8 video-colloqui) e 24 a quella di Bondeno; nel 2023 si aggiungeranno le Case di Comunità di Comacchio, Portomaggiore e Ferrara-Cittadella San Rocco. Centottanta (180) le tele-retinografie per pazienti diabetici lette nella Casa di comunità di Codigoro, mentre entro l'anno si aggiungerà quella di Copparo.
Per quanto riguarda le tele-visite di controllo, a giugno di quest'anno ne sono state effettuate 579 (238 nel 2022 e 341 nei soli primi sei mesi dell'anno in corso), cui si aggiungono 62 consulenze. L'obiettivo per il 2023 è di raggiungere quota 1.232 visite in totale. Sempre nell'anno in corso è prevista l'attivazione del progetto di tele-monitoraggio per le aree interne (in corso di acquisizione i dispositivi, si prevedono 40 pazienti) e della possibilità per i medici di Medicina generale di effettuare tele-consulto con gli specialisti nelle discipline di diabetologia, ematologia, oncologia, otorinolaringoiatria, infettivologia, gastroenterologia–endoscopia digestiva.
Sono stati illustrati anche i progetti di tele-refertazioni in due Rsa e, per il carcere, la possibilità di effettuare tele-visite diabetologiche di controllo, la tele-refertazione Ecg e i tele-consulti con il dipartimento di Salute mentale e Dipendenze patologiche. Operazioni sulle quali, ha precisato la direttrice, occorrerà anche un forte lavoro di sensibilizzazione sulla cittadinanza.