rotate-mobile
Domenica, 3 Dicembre 2023
Teatro / Centro Storico / Corso Martiri della Libertà, 5

Al Comunale approda 'Le nozze di Figaro', la prima delle tre opere buffe mozartiane

Confermato il cast vocale, già protagonista nella scorsa stagione con 'Don Giovanni'

Il percorso nel repertorio mozartiano avviato dalla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, si arricchisce di una nuova tappa dopo l'opera 'Don Giovanni' della scorsa stagione. Va in scena venerdì alle 21, al Teatro 'Claudio Abbado' (con seconda recita il 2 luglio, sempre alle 21), il nuovo allestimento de 'Le nozze di Figaro', capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart, prima delle tre opere buffe scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo Da Ponte.

L'Orchestra Città di Ferrara sarà diretta da Massimo Raccanelli, che in Italia debutta alla direzione d'opera proprio in questa produzione. Si conferma alla direzione musicale Leone Magiera, scopritore di talenti d'opera come Mirella Freni e Luciano Pavarotti. L'esecuzione della commedia mozartiana è affidata ancora al suo gruppo di giovani cantanti, selezionati tra oltre 300 voci under 35 provenienti da tutto il mondo.

Per 'Le nozze di Figaro' è confermato il cast vocale già protagonista lo scorso anno nel 'Don Giovanni', composto da Guido Dazzini (Conte), Giovanni Luca Failla (Figaro), Marta Lazzaro (Contessa), Gesua Gallifoco (Susanna), Silvia Caliò (Barbarina), Alessandra Adorno (Marcellina), Gianluca Convertino (Antonio e Bartolo) e Lorenzo Martelli (Basilio e Don Curzio), cui si unisce per questa produzione Nicolò Balducci (Cherubino), un altro giovanissimo talento scelto dal maestro Magiera. Il Coro del Teatro Comunale è affidato a Teresa Auletta.

La regia è firmata da Adrian Schvarzstein, poliedrico attore e regista di origini argentine, spagnole e italiane, che per l’occasione unirà la lirica ad altre discipline artistiche come il teatro di strada, esaltando il capolavoro di Mozart con brillanti momenti di spettacolo e una travolgente ironia. Costumi e scene sono a cura di Lilli Hartmann, design luci di Marco Cazzola, mentre assistente alla regia e coreografa è J?rat? Širvyt?-Rukštel?.

Ispirato dalle vicende di 'Le mariage de Figaro', commedia di Beaumarchais scritta nel 1778, fu lo stesso Mozart a portare una copia del testo a Da Ponte, che la tradusse in lingua italiana e che, in accordo con il compositore, rimosse tutti gli elementi di satira politica dalla storia. Come riportano le stesse Memorie del librettista, era "scritta troppo liberamente per un costumato uditorio". La commedia era stata oggetto di pesante censura da parte dell'imperatore Giuseppe II, per il timore che aizzasse l'odio tra classi sociali

 La rivoluzione francese, di cui già si avvertivano le tensioni, scoppiò nel 1789, cambiando per sempre il volto dell'Europa. Eppure appena tre anni prima, nel 1786, Mozart convinse l'imperatore e riuscì a mettere in scena la 'folle giornata' di Figaro, in un intreccio serrato e travolgente in cui donne e uomini si contrappongono nel corso di un unico giorno di passione, ricco di eventi sia drammatici che comici, nel quale alla fine i servi si dimostrano più abili rispetto ai loro padroni. L'opera divenne tra i più grandi successi della sua carriera.

"Con la forza della musica, così spumeggiante e incisiva, e con la varietà di ritmi e di colori del tutto insoliti per l'epoca, Le nozze di Figaro' continua a stupire per la sua modernità e per l'impatto che esercita sui pubblici di tutto il mondo dal 1786 a oggi", ha evidenziato Leone Magiera, tra gli ideatori della nuova produzione. Da giugno il cast è a Ferrara per l'ultima fase di preparazione, prima del debutto.

Magiera ha aggiunto aver "ritrovato questi giovani artisti, dal grande avvenire, ancor più motivati e maturati nel loro percorso a continuare quell'operazione di attenzione allo sviluppo professionale dei giovani talenti che la dirigenza del Teatro Comunale di Ferrara ha, con lungimiranza, avviato da qualche anno".

Il direttore d'orchestra Massimo Raccanelli ha sottolineato di considerare "Mozart tra gli uomini di teatro più grandi e importanti della storia e la sua musica incredibile perché, oltre a essere obiettivamente bellissima, accompagna e alimenta di continuo la psicologia di tutti i personaggi. Quella di Mozart può a volte sembrare una musica un po' 'leggera', ma al contrario è così perfetta da nascondere tantissima profondità sotto l'apparente semplicità. Questo è anche il mio debutto come direttore d'opera in Italia. Sono onorato e felice, perché si tratta di una produzione di grande qualità, grazie alla presenza del maestro Magiera e alla preparazione dei cantanti, all'interessante regia e all'orchestra, con cui sto riscontrando una arricchente sintonia e molta complicità".
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Al Comunale approda 'Le nozze di Figaro', la prima delle tre opere buffe mozartiane

FerraraToday è in caricamento