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Il Teatro Abbado sbarca in Oriente, il 'Don Giovanni' di scena in Corea del Sud

L'Opera House di Daegu ospita la rappresentazione ambientata in un circo della Belle Époque

Il cast del 'Don Giovanni' di Mozart è pronto a esibirsi in Corea del Sud. La produzione del Teatro Comunale di Ferrara, con cui per la prima volta il teatro intitolato a Claudio Abbado arriva in Oriente, venerdì e sabato, è attesa nella Daegu Opera House. L’opera mozartiana, ambientata nel mondo di un circo della Belle Époque, aveva debuttato lo scorso 1 luglio scorso nella città estense, coinvolgendo un cast vocale di giovani talenti, tutti under 35. A selezionarli, tra oltre 350 candidature arrivate da tutto il mondo, Leone Magiera, già scopritore di nuove voci e preparatore musicale di artisti come Luciano Pavarotti e Mirella Freni.

Dalla scorsa settimana, nella metropoli coreana, sono giunti il regista Adrian Schvarzstein, l’aiuto regista Jurate Sirvyte Rukstele, il direttore d’orchestra Daniel Smith e il cast vocale, composto da Giovanni Luca Failla nel ruolo di 'Don Giovanni', Alessandro Agostinacchio ('Il Commendatore'), Yulia Merkudinova ('Dona Anna), Lorenzo Martelli ('Don Ottavio'), Marta Lazzaro ('Donna Elvira'), Giulio Riccò ('Leporello'), Valerio Morelli ('Masetto') e Silvia Caliò ('Zerlina'), oltre all'acrobata Angela Francavilla.

"È una soddisfazione grandissima essere tornati a produrre opere liriche nel nostro Teatro Comunale, anche per i teatri internazionali. È questo un elemento che dimostra ancora una volta come l'Abbado sia vivo, attivo, aperto al mondo e capace di fare massima qualità, con l’eccellente supervisione del Maestro Leone Magiera", evidenzia l'assessore comunale alla Cultura Marco Gulinelli.

"Con Don Giovanni abbiamo voluto continuare il percorso tracciato da Claudio Abbado, stimato in tutto il mondo e grande interprete mozartiano. Questa produzione, che ha avuto un enorme successo a Ferrara, intende omaggiare il grande repertorio operistico che vede l’Italia protagonista nel mondo, ma sempre con uno sguardo volto al futuro. Porteremo cantanti di grande livello artistico e un allestimento di assoluta originalità, per far conoscere la nostra tradizione fornendo nuove e suggestive chiavi interpretative in un’ottica di collaborazioni future sempre crescenti", ha aggiunto Moni Ovadia, direttore generale della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.

"Per il Teatro Comunale - spiega il direttore artistico Marcello Corvino - è grande onore poter collaborare alla stagione della Daegu Opera House, con il nuovo allestimento del 'Don Giovanni' di Mozart, nato da un’idea del regista argentino Adrian Schvarzstein, messo in scena con la collaborazione di Moni Ovadia, con le scene e i costumi di Lilli Hartmann, sotto la direzione dell’australiano Daniel Smith alla guida di un cast vocale tutto italiano selezionato dal Maestro Leone Magiera. La Corea del Sud è una nazione in grandissima espansione, sensibile alla cultura e all’arte in tutte le sue sfaccettature. Con il suo cinema e la sua musica pop sta ricevendo apprezzamenti e riconoscimenti da tutto il mondo. Anche nella musica lirica c’è una grande originalità che incontra la nostra curiosità: per questo non vediamo l’ora di poter ospitare a Ferrara la nuova Turandot prodotta da Daegu, in programma a novembre 2023".

Costruita nei primi anni Duemila, la Daegu Opera House può ospitare 1490 persone. Con i suoi sei piani (quattro esterni e due sotterranei), l'edificio incarna la curva di un pianoforte a coda. Il teatro assume oggi anche un valore fortemente simbolico per il paese: prima della costruzione dell’imponente e suggestivo edificio, infatti, il sito era sede della fabbrica della Cheil Industries, da cui trae origine il gruppo Samsung.

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