L'appuntamento rivolto da La Comune di Ferrara alla società civile e ai partiti del Tavolo dell'alternativa ha portato a riunirsi al Centro sociale 'Il Quadrifoglio' di Pontelagoscuro più di 30 organizzazioni del territorio, tra associazioni, comitati civici e partiti. I partecipanti sono stati invitati a immedesimarsi in una situazione personale di fragilità umana che conoscono direttamente o che sta loro a cuore.

A titolo esemplificativo, una donna disoccupata di 50 anni, una ragazza migrante con problemi di salute mentale, un ragazzo di 25 anni in cerca di lavoro e di casa, un bambino di 11 anni senza motivazioni allo studio e attaccato allo smartphone, una mamma preoccupata di mandare i figli a scuola in bicicletta per via del traffico, un commerciante che non riesce ad arrivare a fine mese con la sua attività. 

"Ciascuno di noi - ha aggiunto una nota de La Comune - durante un ciclo di vita, dall'infanzia alla terza età, è attraversato da fragilità umane. Cosa significa progettare una città, a partire dai più fragili? Questa la domanda centrale dell'incontro che ha portato alla formazione di 18 tavoli di lavoro, con la tecnica del world cafè. A giorni verranno presentati i risultati: proposte concrete per un programma elettorale".

All'incontro erano presenti anche la docente Laura Calafà e l'avvocato Fabio Anselmo, che per motivi di lavoro non ha potuto fermarsi, "al momento le due candidature proposte dal Tavolo dell'alternativa", ha sottolineato la nota, concludendo che "desideriamo sperimentare nuovi metodi per fare politica, più vicini alle esigenze delle cittadine e dei cittadini di Ferrara. Nelle prossime settimane, estenderemo ulteriormente la chiamata, oltre la società civile, con lo scopo di ricercare, come in una caccia al tesoro, i migliori 'talenti' presenti in città, persone capaci di prendere in mano i problemi di Ferrara, in un'ottica di squadra".