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Studentessa Unife e schermitrice, un omaggio dell'ateneo estense a Emilia Rossatti

La rettrice Laura Ramaciotti e il direttore generale Marco Pisano incontrano l'atleta

Reduce dai Campionati europei Under 23 a Budapest, dove ha conquistato una medaglia di bronzo nella scherma a squadre, Emilia Rossatti, schermitrice 22enne dell'Accademia Bernardi Ferrara e studentessa della laurea magistrale in Biotecnologie della Medicina traslazionale dell'ateneo estense, ha incontrato in Rettorato la rettrice Laura Ramaciotti e il direttore generale Marco Pisano.

La rettrice e il direttore generale hanno porto i loro vivi complimenti per i risultati sportivi raggiunti e per l'esempio posto dalla campionessa, quando nell'aprile scorso si è resa protagonista di un episodio di fair play che ha riscosso grande eco. Nella finale di spada per il titolo italiano Under 23, di fronte all'infortunio dell'avversaria e amica Gaia Traditi in quel momento in vantaggio, Rossatti ha deciso di lasciar passare i diciassette secondi finali del match. Un gesto che ha consegnato di fatto vittoria e titolo a Traditi. "Non è stata una decisione facile - ha commentato - ma è stata la scelta giusta".

Ha espresso apprezzamento per il gesto sportivo dell'atleta ferrarese e studentessa Unife anche il presidente del Comitato dello sport di Unife Gianni Mazzoni: "Emilia con il suo fair play ha mostrato quanto sia importante vincere dando voce ai valori e parlando con i comportamenti. Il rispetto delle regole di lealtà, l'amicizia, la dignità valgono di più di una vittoria. Faccio i complimenti anche alla sua società dove con evidenza si promuovono questi valori".

Nel corso dell'incontro, Emilia Rossatti ha raccontato dei suoi interessi. "Come sono approdata alla scherma? In realtà da piccola ero attratta dal calcio, ma a 7 anni mia mamma mi ha portato in una palestra di scherma e ho pensato: 'Questo è il mio sport'.  Sono molto legata a Ferrara, dove si trovano la mia famiglia, i miei amici. E la mia palestra, che per me è una seconda casa", ha ricordato. Dopo la triennale vissuta ai tempi del Covid, "anche l'Università di Ferrara è ora un luogo in cui passo molto tempo, e gli studi rappresentano una parte importante del mio quotidiano", ha concluso l'atleta.

La rettrice ha poi consegnato alla studentessa un omaggio dell'ateneo, chiedendo dei suoi prossimi appuntamenti sportivi, che la vedranno gareggiare a livello nazionale. Ma i più vicini appuntamenti sembrano essere quelli con lo studio. "Devo correre a studiare", ha ammesso l'atleta. La sessione di esami è alle porte.

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