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Idrovia, tornano i finanziamenti statali dopo vent'anni: in arrivo per il Grande fiume 61 milioni di euro

Gli interventi hanno lo scopo di poter garantire la navigazione alle chiatte di 'quinta classe'

Si torna a parlare di idrovia. Si torna a parlare di un fiume Po capace di fungere da autostrada anche per le cosiddette navi di ‘quinta classe’. Attualmente, la navigazione è consentita a quelle di quarta, ma la volontà è quella di aprire il Grande fiume alle chiatte di stazza doppia, da 2mila tonnellate.

In tal senso, la Regione ha assegnato oltre 61 milioni di euro per rilanciare il sistema idroviario padano; si tratta, nello specifico dei primi finanziamenti statali per le ‘autostrade d’acqua’ dopo quasi vent’anni. A beneficiarne sono l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile e l’Agenzia interregionale per il Fiume Po.

Questo è, però, solo un primo passo. Perché per completare tutte le opere ne serviranno ben altri. Limitatamente all’idrovia ferrarese, infatti, nel 2008 erano stati previsti e approvati lavori per oltre 240 milioni di euro: gli interventi realizzati non superano, ad oggi, il valore di 75 milioni di euro, mentre quelli in corso cubano altri 31 milioni di euro.

Con le nuove assegnazioni del Ministero, che stanziano 21 milioni di euro, si raggiungerebbe la metà dei fondi richiesti, in un conteggio che comunque non tiene conto dell’aumento dei costi dovuto al passare del tempo. Insomma, l’ultima pagina di questo infinito capitolo è ancora lontana dall’essere scritta. Ma, come detto, qualcosa si sta muovendo.

La Giunta regionale ha da poco deliberato due interventi nel tratto ferrarese del sistema idroviario padano-veneto per l’adeguamento alla quinta classe di navigazione: con lavori per un totale di 19,3 milioni di euro saranno portati alla quota prevista dalle norme quattro ponti lungo il canale Boicelli (quelli di Betto, Confortino e Mizzana oltre al ferroviario merci), mentre altri 1,5 milioni di euro saranno destinati alla risoluzione di alcuni bassi fondali attraverso risezionamenti straordinari della cunetta di navigazione.

E c’è di più. All’Agenzia interregionale per il fiume Po sono stati assegnati, in qualità di soggetto attuatore, 24,2 milioni di euro per la sistemazione a corrente libera dell’alveo di magra del fiume Po tra la foce del Mincio e Ferrara, sempre per consentire la navigazione delle navi di quinta classe: risorse che si aggiungono a 15 milioni che la Regione aveva già stanziato in precedenza.

Infine, altri 1,7 milioni di euro andranno a garantire la realizzazione di alcune opere accessorie in un diverso tratto dell’idrovia ferrarese, in corrispondenza di Final di Rero, all’interno di un intervento dello stesso genere, già in fase di avvio.

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