Verdura come primo e donazione ai poveri, le Aziende sanitarie in campo contro lo spreco alimentare
Importante l'impegno di Ausl e ospedale in vista della giornata di prevenzione contro questa pratica
Lotta allo spreco alimentare. In campo ci sono anche le aziende sanitarie ferraresi, impegnate su vari fronti per sensibilizzare e prevenire lo spreco di cibo a casa, nelle scuole, nelle comunità aziendali, nella filiera alimentare. Un impegno etico, sociale, economico e anche a tutela dell’ambiente, scelto come tema chiave della decima Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare.
I servizi di sicurezza alimentare dell’Ausl stanno lavorando su due versanti: promuovere il recupero del cibo “ancora buono” ai fini di solidarietà sociale e sperimentare nuove strategie per ridurre lo spreco nelle mense scolastiche. Un impegno che coinvolge tutti gli attori della catena solidale: chi dona (operatori del settore alimentare), chi controlla (servizi di sicurezza alimentare Ausl e Nas) e chi riceve (organizzazioni benefiche) affinché il sistema della donazione sia trasparente e sicuro in tutti i passaggi.
“Il nostro compito è quello di essere dei ‘facilitatori’ nel diffondere questa pratica di recupero delle eccedenze alimentari, garantendo che il cibo donato sia sano e sicuro - spiegano Cristina Saletti, direttrice Igiene alimenti e nutrizione, e Giovanni Dell’Orfano, direttore Igiene alimenti di origine animale -. Ma anche spiegarne il valore etico: è dimostrato che un alimento sprecato impatta molto di più sull’ambiente e sulla salute rispetto a un alimento consumato, in termini di produzione di anidride carbonica”.
È in corso, inoltre, un progetto pilota in alcune scuole primarie - in provincia di Ferrara sono state selezionate le scuole di Poggio Renatico e Lagosanto come campione - che sta sperimentando la ‘strategia’ di servire il contorno di verdura come prima portata. Invertire il servizio del pasto ha il duplice obiettivo di ridurre lo spreco di verdura e contribuire alla promozione di una dieta più sostenibile.
L’azienda ospedaliera sta poi portando avanti il progetto ‘menosprecopiusolidarietà’, con cui ha donato, nel 2022, 2.522 pasti avanzati dal self-service di Cona alla ‘Casa di Stefano’ dell’associazione Viale K che ospita persone in situazione abitativa precaria (sfratto), di abbandono, di pericolo fisico e psicologico. L’ultimo appello delle aziende sanitarie ferraresi è rivolto ai consumatori, affinché “ciascuno di noi possa fare la propria parte, nel quotidiano, attraverso azioni e comportamenti concreti, quali una gestione più consapevole degli acquisti alimentari, della dispensa e del frigorifero nonché una lettura attenta dell’etichettatura dei prodotti che permettano di prevenire e combattere lo spreco domestico”.