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Giovedì, 7 Dicembre 2023
Ferrara Buskers Festival

La sostenibilità passa anche dalla musica: prosegue il Buskers Festival

Un’edizione caratterizzata da nuove sonorità e spettacoli ricercati, anche grazie all’impegno di artisti che hanno scelto la strada del riciclo

Il Ferrara Buskers Festival rinnova anche per la 36^ edizione la sua attenzione verso le sostenibilità. Non solo grazie all'impegno per l'ambiente, che nel tempo ha portato il Festival a ottenere il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e a conseguire, per primo in Italia, la certificazione ISO 20121 (standard di gestione per l'organizzazione sostenibile di eventi), ma anche per la selezione accurata di artisti e spettacoli.

Artisti e spettacoli del Buskers Festival: attenzione alla sostenibilità

Se per sua stessa natura l’evento non produce inquinamento sonoro, non ha allestimenti imponenti o carichi sospesi con relativi consumi energetici importanti, quest’anno la scelta è ricaduta anche su formazioni buskers che hanno fatto del riciclo, uno stile musicale. Ne sono un esempio Drumbo Drummer e StradeAperte. Il primo noto come il “Batterista Rasoterra”: sound unico, groove inimitabile, una performance piena di energia e adrenalina che da anni riempie le piazze d’Italia. Secchi di vernice, pentole, teglie, bidoni dell’olio: sono solo alcuni degli “strumenti musicali” preferiti dall’artista, utilizzati magistralmente per creare nuove sonorità e spettacoli sempre più ricercati. Il secondo, invece, è un gruppo “ecologico” che dal 2018 si lascia ispirare dagli artisti della musica italiana e sperimenta strumenti eccentrici che passano dalle campanelle al violoncello fino alle percussioni tubolari e ai suoni elettronici, il tutto con materiale di riciclo.

A mettersi letteralmente in viaggio, approdando per la prima volta al Ferrara Buskers Festival in sella alla loro bicicletta sono invece gli “FBY - Freak Bike Youngster”. Il trio, originario di Graz, in Austria, si muove solo su una bici da carico, magistralmente modificata e decorata per produrre un mix selvaggio di electro, folk, tribale e funk. Il movimento costante della bici permette di creare un sound unico interagendo con l’ambiente circostante e con il pubblico; perché non è il pubblico che va al concerto ma è il concerto che va dal pubblico decidendo di seguire spontaneamente gli FBY.

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