Soddisfazione di Coldiretti per l'approvazione dal Governo del disegno di legge contro il cibo sintetico
Una delegazione di soci e dirigenti alla manifestazione Cibus di Parma ha festeggiato l'annuncio del provvedimento
Coldiretti ha espresso soddisfazione per l'approvazione nei giorni scorsi delle disposizioni in materia di divieto di produzione e immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici. Uno schema, quello del disegno di legge del Governo, che a detta dell'associazione di rappresentanza dell'agricoltura, risponde alle richieste di mezzo milione di italiani che hanno firmato la petizione promossa per salvare il Made in Italy a tavola. "Si tratta per il momento di un disegno di legge – ha commentato il presidente di Coldiretti Ferrara Floriano Tassinari – che dovrà essere convertito in Parlamento, ma siamo fiduciosi che diventerà legge quanto prima e che sarà uno strumento di difesa per il Made in Italy agroalimentare e per un modello alimentare riconosciuto nel mondo come la dieta mediterranea".
L'annuncio del provvedimento è arrivato nella serata di martedì 28 marzo, davanti a Palazzo Chigi, dove Coldiretti aveva allestito un presidio di giovani agricoltori alla presenza del presidente Ettore Prandini, del segretario generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo e della delegata nazionale dei giovani Veronica Barbati, assieme a un centinaio di imprenditori. La 'festa' è poi proseguita alla manifestazione Cibus di Parma, con l'intervento di duecento agricoltori guidati dal vicepresidente nazionale Nicola Bertinelli e dal consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia. Lo stesso Tassinari ha guidato la delegazione di imprenditori e dirigenti della Federazione ferrarese a Parma.
"Un obiettivo – secondo il direttore di Coldiretti Ferrara Alessandro Visotti – che mette in sicurezza l'agricoltura di qualità e difende la sovranità alimentare contro un qualcosa che non può essere messo sullo stesso piano del cibo tradizionale, autentico, prodotto nelle nostre campagne e nei nostri allevamenti, che viene propagandato come green e sostenibile ma che è tutt'altro, con molte incognite su salubrità e sicurezza per le persone e sicuramente con un impatto importante e negativo sull'ambiente in termini di uso di acqua ed energia, oltre che di numerosi additivi chimici e antibiotici. Qualcosa che intacca la biodiversità e ipoteca il futuro di milioni di agricoltori, mettendo nelle mani di poche multinazionali la dieta mondiale, in una sorta di oligopolio del cibo che riteniamo assolutamente pericoloso e antidemocratico, oltre che sconvolgente sotto l'aspetto etico e sociale".
La misura approvata prevede che, in caso di violazione delle norme, sono previste sanzioni amministrative pecuniarie da un minimo di euro 10mila fino a un massimo di euro 60mila, ovvero fino al 10% del fatturato totale annuo, con l'indicazione comunque di un tetto massimo, oltre alla confisca del prodotto illecito. "A Cibus gli agricoltori Coldiretti hanno rivendicato i primati della nostra agricoltura, 580 miliardi di euro, con oltre 60 miliardi di export – ha ricordato Nicola Bertinelli, presidente regionale dell'organizzazione – proteggendo le nostre comunità, i cittadini ed il futuro del settore".
Nell'occasione si è fatto anche il punto sul settore ortofrutticolo, con la presenza dell'assessore regionale all'Agricoltura Alessio Mammi, che ha annunciato la convocazione del tavolo regionale ortofrutta e la necessità di sburocratizzare il sistema, investire in ricerca, garantire la disponibilità irrigua con nuovi invasi e pretendere che a fronti di divieti europei sui prodotti per difendere le produzioni siano anche proposte in contemporanea soluzioni alternative efficaci.