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Il sindaco Fabbri: "L'interramento della ferrovia e le opere accessorie consentiranno una rivoluzione viabilistica"

I lavori sono partiti a ottobre del 2020, per un investimento di circa 45 milioni di euro, su un quadro complessivo di 66 milioni di euro

Si è svolto nella giornata di martedì un sopralluogo nel cantiere per l'interramento della ferrovia. Un progetto che nel 2024 attende presumibilmente il passaggio del primo treno, lungo il nuovo collegamento ferroviario che consentirà di bypassare la città, liberando anche via Bologna e via Boldrini dai rispettivi passaggi a livello. E' in fase di studio, inoltre, da parte di Ferrovie Emilia-Romagna, un ulteriore progetto per la soppressione del passaggio a livello di via Fabbri. Al sopralluogo del cantiere hanno partecipato l'assessore comunale ai Lavori pubblici Andrea Maggi, l'assessore regionale al Patrimonio Paolo Calvano, l'assessore regionale alla Mobilità Andrea Corsini, i consiglieri regionali Marcella Zappaterra e Marco Fabbri, il direttore generale di Fer Stefano  Masola, l'ingegnere Geppino Toglia, responsabile unico del procedimento, il direttore dei lavori Davide D'Avanzo, e i tecnici di Ferrovie Emilia-Romagna e dell'impresa appaltatrice Baraldini Costruzioni. 

I lavori sono partiti il primo ottobre 2020, per un investimento di circa 45 milioni di euro, su un quadro complessivo di 66 milioni di euro. "Una grande opera ingegneristica, frutto di un grande lavoro di squadra, che proietterà Ferrara nel futuro", ha sottolineato il sindaco Alan Fabbri, ringraziando il team dei tecnici e le maestranze al lavoro, e aggiungendo che "l'interramento della ferrovia e le opere accessorie consentiranno una autentica rivoluzione viabilistica in accesso della città, liberando le arterie in ingresso, sciogliendo il nodo del traffico e migliorando quindi i collegamenti. Inoltre si apre la prospettiva di un complessivo miglioramento del servizio treni passeggeri, con altre, ulteriori, due nuove fermate nel territorio comunale. Ferrara potrà essere più vicina alle grandi arterie di collegamento”.

Attualmente il tratto completato è di 2,7 chilometri (sui 4 complessivi) tra la zona di via XVI marzo e quella di via Fabbri. Il percorso lungo il quale sono posati i nuovi binari consentirà di superare dislivelli anche di 10 metri, nel punto più basso. Due le nuove fermate che saranno create: in via del Bove, nei pressi della vecchia fermata Aleotti soppressa, spostandosi verso via Bologna, e l'altra in piazzale Camicie rosse-via Boldrini. Per realizzare il nuovo tunnel di 850 metri è necessario raggiungere una profondità di scavi fino a 19 metri. E' in fase di ultimazione anche uno svincolo per i treni merci che, in tal modo, non si fermeranno più a Ferrara, lungo il collegamento Rimini-Ravenna-Ferrara-Poggio Rusco-Suzzara, liberando anche  il nodo ferroviario del capoluogo estense. 

"Un’opera ciclopica che migliorerà la qualità di vita, risanando una strada di accesso alla città da una 'frattura' storica e, nel contempo, libererà un'importante area che potrà così essere messa a disposizione dei cittadini e del quartiere, migliorando la quotidianità. Si tratta probabilmente di uno dei maggiori investimenti degli ultimi decenni, realizzato con fondi regionali e con un contributo comunale, per uno dei cantieri più rilevanti sotto il profilo economico e più complesso sotto il profilo ingegneristico", ha proseguito l'assessore Andrea Maggi. Sindaco e assessore hanno inoltre rivolto un ricordo a Isabella Malagutti, già responsabile del progetto del tunnel ferroviario di via Bologna, scomparsa ad agosto 2021, dopo aver combattuto a lungo contro una malattia. 
 

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