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Springsteen, 'Save the park' e l'aeroporto di Aguscello: "Arriveremo sino al capo dello Stato"

Il comitato, tramite il legale, si rivolge direttamente all'amministrazione, cui chiede una risposta

O si sposta il concerto di Bruce Springsteen o si arriverà sino al capo dello Stato. E’ quanto specifica l’avvocato Massimo Rizzato, a nome delle associazioni Animal Liberation, Italia Nostra e Piazza Verdi e di Tommaso Mantovani (Movimento 5 Stelle). Tutte realtà confluite poi nel comitato ‘Save the park’, che non si limita a chiedere uno spostamento dell’evento, ma individua anche una sede alternativa.

“Oltre all’aeroporto di Aguscello che si è reso disponibile ad ospitare tale manifestazione – si legge nella nota del legale -, le associazioni mi hanno recentemente fatto presente che anche l’aeroporto di Ferrara aveva fornito la propria disponibilità”. Il tutto, forte anche della presenza di una petizione online che, a martedì pomeriggio, contava oltre 43mila firme.

“Per quanto l’iniziativa del concerto possa portare prestigio alla città di Ferrara, con tutti gli indotti conseguenti – incalza Rizzato -, i miei assistiti ritengono che la località prescelta per lo svolgimento del concerto possa nuocere in modo irreparabile alle specie vegetali e animali presenti all’interno del parco. Al riguardo l’Aeroporto di Aguscello si è reso disponibile ad ospitare tale manifestazione”.

La contrarietà alla location scelta dal Comune starebbe nel rischio per le specie vegetali e animali. Tale tesi, l’avvocato la sostiene grazie a pareri di esperti in materia: “Come indicato dal biologo Alessandrini – si legge ancora nel documento - la posa in opera dei cavi per l’alimentazione elettrica richiederà lo scavo di trincee che danneggiano gli apparati radicali delle specie vegetali presenti, siano esse erbe o specie legnose. Qualora gli apparati radicali degli alberi venissero seriamente danneggiate, non è possibile escludere che gli alberi stessi mostrino immediatamente o a distanza di anni sofferenze fino alla morte”.

“Allo stesso modo – si prosegue - l’ornitologo Tinarelli ha evidenziato come il parco urbano Giorgio Bassani è caratterizzato da elementi seminaturali di pregio quali prati, laghetti, boschetti, siepi e alberi isolati, che ospitano una ricca ed interessante comunità ornitica”. Ci sarebbe poi un altro rischio. Quello cioè legato ai rumori improvvisi, che determinerebbero l’allontanamento degli uccelli: questo spostamento creerebbe ulteriori situazioni dannose.

“La collisione con cavi di linee elettriche e vetrate di edifici illuminati se il disturbo avviene di notte – evidenzia ancora il legale -. Il raffreddamento (e quindi morte) di uova e piccoli e loro predazione se il disturbo avviene durante la riproduzione. La perdita di interesse verso siti idonei alla riproduzione se il disturbo avviene durante il periodo di insediamento. La perdita di interesse verso siti idonei all’alimentazione e alla sosta in ogni periodo dell’anno e del giorno”.

Ma, come detto, non ci si limita a consigliare una sede alternativa. Si va ben oltre. Lo stesso avvocato, in chiusura di documento, chiede un riscontro entro e non oltre una settimana (eventualmente motivando l’inopportunità di individuare altre location). Altrimenti, l’associazione Animal Liberation “si riserva la possibilità di adire il Presidente della Repubblica per esperire un ricorso finalizzato alla sospensione dell’efficacia della convenzione”.

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