Sanità, sindacati chiedono interventi per fare fronte al problema della carenza di personale

La carenza di personale è un tema al centro della mobilitazione dai sindacati confederali a sostegno della sanità pubblica. "130 infermieri, 180 Oss, 100 amministrativi", senza trascurare "decine e decine di medici", sono "i numeri mancanti nel nostro sistema sanitario locale", riportati nel corso della conferenza organizzata da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl per segnalare una preoccupazione crescente nel settore. 

Una situazione caratterizzata nei giorni scorsi da un'attività di volantinaggio davanti agli Ospedali e alle Case della Salute "per informare la cittadinanza delle gravi condizioni occupazionali del settore, per la riduzione dei tempi di attesa e per avere più assistenza per tutti". Nella giornata di martedì, in vista dell'incontro in Regione del giorno successivo, si terrà un presidio dalle 14 alle 17 davanti all'ingresso 2 dell'Ospedale di Cona. 

"Stiamo lavorando - ha illustrato Francesca Chierici della FP CGIL - ai minimi termini, ci sono colleghi che vivono di doppi turni e con alle spalle 200 o 300 ore di lavoro da recuperare dal 2021. Tagliare il personale sanitario significa tagliare i servizi ai cittadini, le liste d'attesa sono ormai allo stremo con visite da un anno all'altro". 

Veronica Tagliati, segretaria generale della Cgil Ferrara, ha aggiunto che "con la finanziaria era il momento di dare risposte per la stabilizzazione degli organici, ma non c'è stato stanziamento delle risorse. Dall'incontro dell'8 marzo in Regione ci aspettiamo risposte chiare e percorsi definiti, perché non possiamo contare le stabilizzazioni come le nuove assunzioni che noi rivendichiamo. Il sistema rischia di franare i cittadini sono ben consapevoli che è inadeguata la risposta del sistema sanitario e la politica deve farsi carico tempestivamente del problema, questa è una battaglia che coinvolge tutti".