Caso automedica, l'Azienda controreplica: "Copertura idonea, tempi monitorati"
Nella nota si evidenzia come in Commissione vi siano state troppe interruzioni
Caso automedica, la querelle continua. A controreplicare circa la ricollocazione dell’ambulanza medicalizzata di Copparo all’ospedale di Cona, questa volta, è l’Azienda sanitaria.
“A questo proposito la normativa e le linee di indirizzo Agenas prevedono che la definizione del fabbisogno di mezzi di soccorso avanzati sul territorio preveda – spiega la direzione -, applicando un necessario correttivo specifico per la copertura ottimale nelle zone di particolare difficoltà di accesso, un mezzo di soccorso avanzato ogni 60mila abitanti con la copertura di un territorio non superiore a 350 chilometri quadrati”.
A seguito della riorganizzazione proposta nel Ferrarese “vi sarà un mezzo ogni 24mila abitanti con la copertura di un territorio di 185,7 chilometri quadrati – incalzano dall’Azienda -. Sempre tenendo conto dei criteri Agenas, per un territorio con le caratteristiche oro-geografiche del ferrarese sarebbero necessari 6,6 mezzi a soccorso avanzato, dopo la riorganizzazione ve ne saranno 14”.
Oltre ai numeri spiccioli, però, c’è il discorso dei tempi di intervento (che sempre nella nota ufficiale si legge “resteranno all’interno dei protocolli previsti con la stessa sicurezza per i cittadini e che comunque saranno costantemente monitorati”) e del metodo.
“Il progetto di riorganizzazione è stato presentato l’8 maggio scorso in Ctss, come l’Azienda era tenuta a fare – si approfondisce -. Nelle settimane successive vi sono stati, comunque, ulteriori incontri col primo cittadino in cui si è discusso dell’ambulanza e di altri aspetti di ordine sanitario relativi a Copparo. Tutto ciò lo si è tentato di evidenziare in Commissione, ma con enormi difficoltà dovute alle continue interruzioni ed intemperanze”.