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Enogastronomia

Sagra dell’arrosticino, partenza col botto: “E’ una rinascita dopo l’incendio di gennaio”

Già 10mila prodotti cucinati in una sera. Il patron: “Sono buoni? Ho un ingrediente segreto”

Oltre 10mila arrosticini in una sera. E’ la rinascita di Codrea e la sua sagra, dopo che un violento incendio – tra il 6 e il 7 gennaio – colpì gli spogliatoi del campo sportivo e la casetta in legno adibita a cucine, danneggiando il frigorifero, il freezer e altre attrezzatture utilizzate per l’evento. Per il sostegno alle spese, il Comune stanzierà 30mila euro.

“Abbiamo previsto a bilancio uno stanziamento specifico, che andrà a copertura delle spese sostenute per il ripristino delle strutture e le dotazioni danneggiate dall’incendio” spiega il sindaco Alan Fabbri. “Non ci siamo arresi - incalza Vincenzino Di Pietro, patron della manifestazione -, ma con determinazione abbiamo accolto e vinto la sfida di esserci, grazie all’impegno di tanti. Vogliamo che sia un’edizione speciale”.

E l’edizione 2023, in programma fino al 4 giugno, ha già potuto contare su circa 700 partecipanti la prima sera (con 10mila arrosticini cotti). L’obiettivo è quello di arrivare a produrne circa 80mila, grazie anche e soprattutto al lavoro di 110 volontari. 

“Il segreto di un ottimo arrosticino - prosegue Di Pietro -? La materia prima, la buona cottura e una salatura con ingrediente segreto”. Il menù della festa è un simbolico abbraccio tra sapori abruzzesi e ferraresi. Arrosticini, olio e alcuni salumi arrivano direttamente da Colledara e sono accompagnati da coppietta ferrarese e salama da taglio rigorosamente locali. Il ricavato della manifestazione contribuirà a sostenere le spese affrontate dagli organizzatori per la rinascita della sagra.

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