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Giustizia

Organizzò il concerto in lockdown, il pm chiede cinque mesi per il vicesindaco Lodi

L'accusa è usurpazione delle funzioni pubbliche: sentenza attesa per il 22 giugno

Cinque mesi. E’ questa la condanna che il pubblico ministero, Ciro Alberto Savino, ha richiesto per il vicesindaco, Nicola Lodi, circa la vicenda del concerto itinerante del 4 maggio 2020. La sentenza - della giudice Alessandra Martinelli - è fissata il 22 giugno ma, nel frattempo, è arrivata la richiesta. L’accusa è usurpazione di pubbliche funzioni.

E i cinque mesi in questione sarebbero la somma di tre (come pena base), più due (per recidiva). Ma cosa accadde quel famoso 4 maggio di tre anni fa? Lodi, in pieno lockdown dovuto alla pandemia, decise di organizzare una mini manifestazione musicale per le vie della città, di modo tale da allietare i ferraresi che erano costretti a rimanere in casa.

L’idea fu inizialmente quella di ‘viaggiare’ il primo maggio, poi l’allora prefetto Michele Campanaro non diede il via libera. Lo show si tenne, comunque, il 4 maggio: per l’accusa lo stesso vicesindaco chiese l’ok alla questura spendendo il nome dell’Amministrazione, usando due auto del Comune e facendosi ‘scortare’ dalla polizia.

Da qui il dibattito in aula. Se per l’accusa quel ‘potere’ Lodi non l’aveva, per la difesa (con i legali Carlo Bergamasco e Ciriaco Minichiello) invece poter spendere il nome del Comune è stato un atto di pura natura politica. Ora, come detto, la decisione spetta al giudice, che si pronuncerà il prossimo 22 giugno.

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