Rete giustizia climatica manifesta le preoccupazioni per il futuro impianto di biometano a Villanova

Continua a destare preoccupazione la realizzazione di un futuro impianto di biometano a Villanova. All'interno della Rete giustizia climatica hanno infatti trovato voce le perplessità dei residenti e dei cittadini che chiedono di essere coinvolti in una decisione destinata ad avere importanti ripercussioni nel centro abitato. 

"Un impianto di dimensioni significative destinato a produrre mille metri cubi di metano all'ora - ha sottolineato Sandra Travagli - e il cui impatto in termini di traffico di veicoli per il reperimento delle materie prima sarà notevole. Quello che chiediamo è di essere coinvolti perché un investimento così importante poteva essere programmato, trovando insieme una soluzione".

Fra le soluzioni alternative, la proposta da parte della Segreteria comunale Pd dello spostamento del futuro impianto in un'area del Petrolchimico a Ferrara Nord. "Noi stiamo provando a ragionare con le forze politiche di un progetto che non è stato pubblicamente presentato. Non si tratta soltanto di una questione che riguarderà i residenti, ma di un tema generale sul quale inizialmente il Consiglio comunale si è espresso in modo contrario", ha aggiunto Sandra Travagli. 

Corrado Oddi, della Rete giustizia climatica, si è poi soffermato sullo studio di fattibilità di Unife per la ripubblicizzazione della raccolta dei rifiuti. "Uno studio sulla gestione pubblica dei rifiuti, sulla falsariga dell'esperienza di Forlì, che era stato richiesto nell'ambito di un tavolo partecipativo - ha evidenziato Oddi - e i cui esiti sono stati indicati sinteticamente dall'assessore comunale all'Ambiente Alessandro Balboni nel corso di una conferenza stampa. Noi chiediamo di riattivare il tavolo partecipativo per conoscere il contetuto integrale dello studio".