Rabbia, nel 2023 a Ferrara già oltre 100 casi di morsi: come comportarsi
Inoltre, sono state effettuate 92 visite. Attenzionati gli animali provenienti dall'Ucraina
La malattia più antica. E tra le più feroci. E’ la rabbia, di cui giovedì 28 ricorre la giornata mondiale. Un momento che vuole essere di riflessione e di prosecuzione nella sua lotta. Un’infezione terribile e paradossale in grado di colpire praticamente tutti i mammiferi, anche se la principale causa di morti umane per rabbia è dovuta proprio all’animale amico dell’uomo per antonomasia: il cane.
La rabbia è una malattia che non si trasmette mai da uomo a uomo, e che di fatto continua a passare alla specie umana dagli animali. Una patologia che, come afferma l’Organizzazione mondiale della sanità, se scoperta una volta che i sintomi siano già cominciati è tragicamente “mortale al 99%, ma prevenibile al 100%”.
Anche l’Unità Operativa di Malattie Infettive dell’Azienda ospedaliera (diretta da Marco Libanore) partecipa alla giornata mondiale contro la rabbia, fornendo informazioni e supporto a tutti coloro che hanno domande e curiosità da porre sull’argomento, soprattutto in rapporto all’enorme diffusione, nel nostro Paese, degli animali da compagnia e all’importante ripresa dei viaggi per turismo, dopo la pandemia.
I numeri
Focalizzandosi sul morso dei cani, “nel 2022 – evidenza Paola Faggioli, direttrice facente funzioni dell’unità operativa di Sanità animale dell’Ausl - in provincia di Ferrara sono stati gestiti 179 episodi di morsicatura, di cui 171 con visita sanitaria, mentre nel 2023, ad oggi i casi di morsicatura sono 104 con 92 visite sanitarie effettuate”.
“Inoltre – prosegue - nel 2023 sono stati rilasciati 430 passaporti e 26 certificati per export dei pet al seguito dei proprietari. Il servizio è stato coinvolto anche nel controllo di cani e gatti al seguito di rifugiati provenienti dall’Ucraina, paese dove la rabbia è presente: sono state effettuate 39 visite sanitarie, 19 identificazioni mediante inoculazione di microchip, 18 vaccinazioni nei confronti della rabbia e 4 prelievi ai fini della titolazione anticorpale”.
Il consiglio
Se si viene morsi dall’animale in una zona a rischio, bisogna lavare subito e abbondantemente la ferita, e raggiungere il più vicino pronto soccorso, illustrando l’accaduto e fornendo ogni informazione in proprio possesso sull’animale causa dell’incidente, in modo che i medici possano valutare il trattamento di profilassi.