Valle Pega, via al recupero: "Progetto da 30 milioni di euro, due anni di lavoro"
Il punto del Consorzio di Bonifica: "Contiamo sulla collaborazione degli agricoltori"
Valle Pega, via al progetto di recupero. E’ stato, infatti, presentato il lavoro che il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara porterà avanti per adeguare e migliorare il sistema di distribuzione irrigua di Valle Pega, finanziato nell’ambito del Pnrr.
L’investimento
Si tratta di un investimento di 30 milioni di euro in una zona ad alta densità agricola - riguarda circa 2.500 ettari coltivati - e punta a garantire l’irrigazione tutto l’anno, a ottimizzare i consumi energetici, a limitare rotture e perdite e quindi lo spreco della risorsa idrica.
Le operazioni
Le nuove linee di distribuzione saranno, dunque, interrate e poste, ove possibile, in adiacenza delle strade per avere un impatto limitato sulla superficie dedicata alla produzione agricola e per garantire una più agevole manutenzione in futuro. Le nuove tubazioni saranno realizzate in polietilene ad alta intensità, che garantiscono potenza, resistenza e sicurezza.
Verranno completamente ripristinati anche i rivestimenti dei canali di adduzione, riducendo drasticamente le dispersioni idriche. Inoltre, saranno eliminati gli attuali gruppi di pompaggio e montate elettropompe di ultima generazione, con prestazioni più elevate a consumo energetico minore.
Le dichiarazioni
“Siamo molto soddisfatti di questo progetto - ha spiegato il direttore generale del Consorzio, Mauro Monti - che va a recuperare e migliorare un sistema irriguo che presenta notevoli punti di criticità, perché il sistema a condotte tubate interrate è stato costruito più di 50 anni fa, si è fortemente deteriorato e non è più adeguato alle richieste delle aziende agricole”.
“Questo - ha aggiunto il presidente del Consorzio, Stefano Calderoni - è uno dei più importanti risultati ottenuti dal Consorzio di Bonifica. Sarà un cantiere dai tempi molto stretti nonostante la complessità, della durata di circa due anni, e faremo tutto il possibile insieme all’impresa affinché abbia un impatto minimo sulle lavorazioni agricole. Contiamo molto sulla collaborazione reciproca con gli agricoltori”.