Posti letto a San Giorgio, Fabbri: “No a scelte regionali che impoveriscano il territorio”
Duro affondo del sindaco che poi fa un appello all'Ausl per la "difesa delle eccellenze"
“E’ urgente ottenere garanzie”. E’ diretto il sindaco, Alan Fabbri, quando commenta la situazione del centro di riabilitazione San Giorgio: “E’ un’eccellenza – precisa - il cui valore è riconosciuto in modo unanime, risponde a bisogni primari di tante famiglie ed è per Ferrara un fiore all'occhiello in una sanità che non si è dimostrata sempre all'altezza delle aspettative a causa di scelte sbagliate messe in atto dalla Regione, che hanno penalizzato il nostro territorio”.
Da qui, dunque, la precisazione dell’urgenza per ottenere garanzie sul futuro del centro stesso, “senza lasciare dubbi alle famiglie e ai pazienti sulla risposta che la struttura, nella sua sede ferrarese, potrà continuare a dare” aggiunge il primo cittadino, nonché presidente della Ctss.
“Qui non si tratta di servizi che possono essere gestiti come semplici numeri – incalza -: un posto letto in più o in meno, per situazioni tanto gravi e drammatiche, può modificare la qualità della vita di un intero nucleo familiare oltreché del paziente assistito. E, allo stesso modo, lo spostamento dei punti di riferimento per queste gravi patologie, da Ferrara ad altre realtà, può essere vissuto come negativo dall'utenza fragile che frequenta la struttura”.
Lo stesso primo cittadino non si nasconde e sottolinea come si aspetti che l'Ausl ferrarese “difenda le sue eccellenze da logiche regionali che, molto spesso come più volte accaduto in passato, non tengono in debita considerazione i bisogni dei cittadini”.
Infine, l’orizzonte si allarga anche alla sfera nazionale. “Non si provi a fare da scaricabarile sul Governo per quanto riguarda gli aspetti economici e il personale da reperire – conclude Fabbri -: da anni la sanità ferrarese, come ho sottolineato più volte già da quando ero consigliere regionale, fa le spese di scelte e strategie decise dalla Regione Emilia Romagna che non tutelano il nostro territorio come i ferraresi si aspettano. In questo caso la necessità di evitare tagli o decentramenti, che inevitabilmente finiranno per svilire quello che in modo unanime è riconosciuto come un gioiello, è assoluta: in gioco c'è la vita di tanti pazienti e la qualità di vita di un numero ancora maggiore di persone”.