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Ciclovie nel Ferrarese, ecco il progetto per costruirne altre sette: "Piano da 620 milioni di euro"

Accordo tra la Regione, la Provincia, il Parco del Delta del Po, il Consorzio di bonifica e 21 Comuni

Completare le ciclovie e collegarle con le principali dorsali che attraversano il territorio provinciale. È questo il senso dell’accordo messo nero su bianco fra Regione, Provincia, Parco del delta del Po, Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara e i 21 Comuni, per mettere in rete le piste ciclabili del Ferrarese. Di questo si è parlato durante un convegno voluto da Ami (Agenzia per la mobilità), Sipro, Fiab e Tavolo provinciale dell’imprenditoria, con il patrocinio di Regione, Parco del Delta del Po, Provincia, Autorità di Bacino e Comune di Ferrara.

L’obiettivo dell’accordo è, in sintesi, quello di collegare le principali dorsali ciclabili che solcano la provincia estense (la destra Po, la ciclovia del Sole e la Bologna-Ferrara) con sette nuove direttrici. Contando che la Ferrara-Bologna, secondo i piani regionali, è da realizzare per il 2025 e che la Destra Po è sì esistente ma bisognosa di manutenzione e messa in sicurezza, la tabella di marcia ferrarese dell’accordo mette, dunque, nel mirino un totale di nove ciclovie: Panaro, Cento-Bondeno, Bologna-Ferrara, Primaro, Lidi Ferraresi, Reno, Po di Volano-Canale Navigabile, Po di Volano-Mesola-Goro e Destra Po.

I fondi per la realizzazione di questo programma sono indicati fra quelli del Pnrr espressamente dedicati a “Sviluppare un trasporto locale più sostenibile”, con 600 milioni nel cassetto proprio per il rafforzamento della mobilità ciclabile. A questi possono aggiungersi i 20 milioni stanziati dalla Regione Emilia-Romagna e destinati ai Comuni.

Ma l’impegno del territorio estense non si limita a un testo da sottoscrivere, perché nel frattempo l’Università di Ferrara, su incarico di Ami, ha già concluso uno studio con tanto di caratteristiche tecniche, costi e possibili ricadute economiche, per ciascun intervento delle nove piste ciclabili da tradurre in realtà. “Un’occasione di crescita – ha commentato il presidente della Provincia, Gianni Michele Padovani - che coglie in pieno le potenzialità di un territorio in buona parte patrimonio Unesco”.

“Complimenti a Ferrara - ha concluso l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini -. Anche la Regione apporrà la propria firma sull’accordo presentato. Come Emilia Romagna c’è il massimo impegno sui grandi temi della sostenibilità e della qualità dell’aria, nei quali c’è lo sguardo puntato alla mobilità ciclabile”.

Sul tasto dei finanziamenti, Corsini ha infine ricordato i 20 milioni finanziati da Viale Aldo Moro per i Comuni per la qualità dell’aria, i 24 milioni di fondi europei per la strategia Stami (aree montane e interne) sul capitolo ciclabili, con un cofinanziamento regionale pari a circa il 70%, oltre ai 16 milioni di investimento con fondi Pnrr per la realizzazione della Vento, con l’obiettivo di ultimarla entro il 2026.

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