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Piano Freddo, in sette mesi accolte quasi 200 persone: "Contrastato il disagio sociale"

Sono stati messi a disposizione 18 posti in due appartamenti in centro e 46 tramite l’Asp

Quasi 200 persone ospitate grazie al ‘Piano Freddo’. Si è concluso mercoledì il periodo di attuazione del progetto messo in campo dall'assessorato alle Politiche Sociali del Comune attraverso Asp, finalizzato alla riduzione delle condizioni di disagio in strada nei periodi più freddi dell'anno.

Dal primo novembre, nei 18 posti distribuiti in due appartamenti di via XX Settembre e nei 46 posti che Asp ha affidato in gestione alla rete stabile dell'accoglienza formata dalle associazioni del Terzo Settore, hanno trovato ospitalità, come detto, quasi 200 persone. 

“Il ‘Piano Freddo’ - spiega l'assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti - è una delle misure attorno a cui ruota la programmazione degli specifici interventi realizzati in inverno per offrire un riparo agli indigenti, per contrastare il disagio sociale e sanitario vissuto in strada. L'obiettivo è concedere ai beneficiari anche l'opportunità di costruire relazioni propedeutiche a far intraprendere alle persone percorsi di reinserimento nella vita sociale”. 

A completare il quadro degli interventi realizzati per la grave emarginazione ci sono i progetti denominati ‘Prins’ ed ‘Inside II’. Nell'ambito del primo - finanziato con quasi 200mila euro di fondi europei - è stato attivato all'interno di Asp uno sportello, aperto dal lunedì al venerdì, che in questi mesi ha svolto la funzione di filtro per l'ingresso al ‘Piano Freddo’ in coordinamento con gli altri operatori dell'accoglienza. Da questo servizio sono transitate 39 persone. 

Grazie ad ‘Inside II’, che impegna complessivamente 280mila euro di risorse sempre europee, è stato invece prolungato fino a fine maggio proprio il cosiddetto ‘Piano Freddo’. Oltre a ciò, è stato confermato l'incremento di 7 posti letto nelle strutture in accoglienza notturna e diurna, sono stati attivati 2 posti in accoglienza h24 per uomini senza dimora e con problemi sanitari e sono stati acquistati e distribuiti beni di prima necessità tramite l'Unità di Strada.

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