Procede l'intensa collaborazione fra la Mostra internazionale d'arte cinematografica della Biennale di Venezia e gli istituti penitenziari della città lagunare. A coordinare le attività Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e responsabile del progetto teatrale 'Passi sospesi', attivo dal 2006. Avviate nel 2008, le iniziative si svolgono dentro e fuori gli istituti penitenziari durante il periodo della Biennale Cinema, nella Casa di reclusione femminile di Giudecca e nalla Casa circondariale maschile Santa Maria Maggiore di Venezia.

In questi anni, sono stati organizzati incontri, conferenze, proiezioni di documentari relativi al progetto 'Passi sospesi' nell'ambito della rassegna cinematografica, ma anche all'interno delle carceri. Nelle ultime edizioni Michalis Traitsis ha invitato registi, attori e ospiti della Mostra per un incontro con la popolazione detenuta, preceduto dalla presentazione dei film più rappresentativi degli artisti ospitati. Negli anni passati hanno visitato le carceri veneziane Abdellatif Kechiche, Fatih Akin, Mira Nair, Gianni Amelio, Antonio Albanese, Gabriele Salvatores, Ascanio Celestini, Fabio Cavalli, Emir Kusturica, Concita De Gregorio, David Cronenberg, Paolo Virzì, Daniele Luchetti, Leonardo Di Costanzo, Silvio Orlando, Susanna Nicchiarelli.

A questo proposito, martedì alle ore 16, nella Casa di reclusione femminile di Giudecca si svolgerà un incontro fra le donne detenute e il regista cinematografico Matteo Garrone che, con il film 'Io capitano', parteciperà alla Mostra del cinema di Venezia 2023. L'incontro è riservato agli autorizzati e avrà luogo nella sala teatro dell'edificio. E' prevista inoltre la presenza di un uomo detenuto nella Casa circondariale Santa Maria Maggiore in permesso, alla presentazione del film di Garrone 'Io capitano' all'ottantesima Mostra internazionale d'arte cinematografica, mercoledì alle ore 16.45.

La collaborazione fra l'associazione ferrarese Balamòs Teatro con gli istituti penitenziari veneziani e la rassegna del cinema della Biennale di Venezia ha come obiettivo quello di ampliare, intensificare e diffondere la cultura dentro e fuori le carceri. Un'iniziativa inserita all'interno di una rete di relazioni che comprende come partner il Coordinamento nazionale di Teatro in carcere, l'Associazione nazionale dei critici di teatro, il Teatro Stabile del Veneto, l'Università Ca' Foscari di Venezia, il Centro teatro universitario di Ferrara e la Regione Veneto.