Palio, polvere e stelle: false partenze, sorpassi e cadute poi San Giacomo trionfa in rimonta
La corsa dei cavalli si è svolta a mezzanotte: prima gare dominate nei putti, putte e asine
Polvere di stelle. Anzi, polvere e stelle. E’ il Palio della storia, il primo in notturna, il primo a iniziare in una giornata e finire in quella successiva. Già, perché sfilata, putti, putte e asine vanno in onda il sabato sera. L’attesissima e tesissima corsa dei cavalli inizia alle 23.57 e finisce quando la mezzanotte è scoccata già da un minuto. Poi ce ne vorranno altri quindici, più o meno, per ufficializzare il verdetto.
Ma andiamo con ordine. L’anello di piazza Ariostea si riempie di pubblico già a partire dalle 18, quando il sole scalda, eccome, teste e cuori dei contradaioli. Poi i figuranti aprono l’edizione numero uno al chiaro di luna quando il sole è lì lì per tramontare. Una parata affascinante che scandisce il conto alla rovescia verso le sfide attese un anno intero.
Putti
Si comincia con i putti e con una gara che pare quasi senza storia. In testa parte San Paolo e, da lì, Francesco Bigoni non si schioda. Dietro San Luca e San Giorgio si danno battaglia. Sono due giri di dominio, fino agli ultimi metri, quando il putto rossoverde si prende la testa. E’ un colpo di scena che, però, dura il tempo di una curva, poi Bigoni torna leader sul rettilineo finale e consegna il Palio di San Romano a San Paolo.
Putte
Qui la favorita è una: Alice Simani. La putta di San Giacomo è campionessa in carica e non tradisce le attese. Partenza sprint, testa della corsa subito guadagnata, poi un po’ di tattica: a tre quarti del primo giro si lascia passare da Santa Maria in Vado, la studia per un rettilineo abbondante, poi la riprende e va a vincere, con un allungo nel finale che certifica il dominio della giovane dell’Aquila Bianca.
Asine
Il Palio di San Maurelio va a San Benedetto al termine di tre giri che parevano poter raccontare una storia diversa da quella che poi è stata scritta nell’anello di piazza Ariostea. Pronti via e il testa a testa tra Fabio Salvatore Mario Solinas (su Pomello) e il rivale di Santo Spirito infiamma la piazza. Un corpo a corpo che dura, però, solo una tornata, poi è fuga dell’animale biancazzurro. Dietro si insegue praticamente con il binocolo in mano, tanta è la distanza (incolmabile).
Cavalli
Succede di tutto, nel pre, nel durante e nel post gara. Cinque false partenze, un mossiere che (come sempre) scontenta chi perde, sorpassi, spallate, cadute e una vittoria certificata quando ormai la mezzanotte è passata da oltre un quarto d’ora. Più che un Palio in notturna, è un Palio in nottata, ma nonostante qualche naturale sbadiglio, la piazza assiste fino all’ultimo metro col pathos degli eventi di gala.
Di rincorsa c’è Santo Spirito e Santo Spirito quella rincorsa la studia bene, tanto che a canapo abbassato si insidia in testa al gruppo. Nelle prime due tornate il comando è saldo, poi iniziano le vere e proprie danze, con San Giacomo che rimonta dalle retrovie, fino al sorpasso decisivo. Dietro, prima Santa Maria in Vado e poi San Giorgio tentano la beffa finale, ma Francesco Caria (detto Tremendo) resiste e bissa il successo del 2022.
In mezzo, c’è anche spazio per il fantino di San Paolo che stringe troppo una curva e cade a terra (senza conseguenze), con il cavallo che prosegue scosso. Il tutto, in una nuvola di polvere che avvolge la piazza quasi fosse una nebbia di fine novembre. Quando tutto si dirada, c’è San Giacomo che esulta, mentre l’ufficialità del risultato non arriva. Giungerà solo alle 00.16, quando l’anello è ormai vuoto e il Palio è già storia.