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Giovedì, 18 Aprile 2024
Arte / Centro Storico / Corso Ercole I d'Este, 21

Dalla passerella in vetro alla caffetteria: ecco come si presenta il 'nuovo' Palazzo dei Diamanti

Maxi investimento da circa 6 milioni di euro per restituire un museo più nuovo e funzionale

Dalla verifica dello stato di conservazione al progetto degli spazi espositivi, dei percorsi e del giardino. Sono diversi gli interventi che hanno interessato palazzo Diamanti dall'estate del 2021. Edificio che si è presentato rinnovato nella sua riapertura, in occasione della presentazione della mostra 'Rinascimento a Ferrara - Ercole de' Roberti e Lorenzo Costa'. A occuparsi dei lavori di restauro e di riqualificazione, lo Studio Labics.

Lavori che sono cominciati con la rimozione delle vecchie fodere in cartongesso e con la ricostruzione e il consolidamento delle lesioni presenti. Lo stato di conservazione del manufatto, infatti, ha richiesto iniezioni di malte per ripristinare la continuità muraria e garantirne un più generale risanamento. Insieme agli interventi di restauro, si è operata la demolizione di un solaio moderno, nella porzione di edificio in corrispondenza del nuovo bookshop, per recuperare la spazialità originaria a doppia altezza della sala.

Una volta terminati i lavori di restauro del monumento, si è proceduto alla realizzazione del percorso espositivo, nelle cosiddette 'ala Rossetti' e 'ala Tisi'. Tutte le sale sono state dotate di fodere tecnologiche ad alta resistenza, dietro alle quali sono state collocate le dotazioni impiantistiche. Le nuove superfici, che rivestono le murature antiche in modo da non alterarne la consistenza, celano impianti di ultima generazione. "A questo proposito - ha spiegato Francesco Isidori, dello Studio Labics - gli impianti non si vedono, ma ci sono". Nell'ala Rossetti sono state realizzate nuove pavimentazioni in terrazzo alla veneziana e in entrambe le ali sono stati inseriti nuovi portali in ottone brunito, che rimarcano la sequenza spaziale propria del palazzo rinascimentale.

Il secondo intervento ha riguardato gli ambienti dell'ex Museo del Risorgimento, completamente restaurati, dove sono state allocate nuove funzioni come una caffetteria, una libreria, una sala didattica e una polifunzionale. A completamento di questa parte, sono stati riqualificati i cortili interni dotandoli di nuove pavimentazioni in cotto. Interpretati come delle stanze all'aperto, questi luoghi sono diventati parte integrante del percorso museale, valorizzando l'alternanza fra pieni e vuoti.

cortile palazzo Diamanti

Il terzo intervento ha interessato la continuità dei percorsi sia all'interno che all'esterno. Per quanto riguarda i percorsi interni, si è riaperto un grande collegamento fra l'ex Museo del Risorgimento e il cortile principale, valorizzando inoltre l'accesso attraverso la piccola loggia affacciata sul cortile principale. Quindi, nel giardino si è realizzato il collegamento fra le due ali del palazzo. Il nuovo progetto di collegamento consiste in una struttura leggera realizzata in legno e in parte chiusa da vetrate, che si estende nel giardino. "Ci sono delle logiche rigorose dal punto di vista geometrico - ha aggiunto Maria Claudia Clemente, dello Studio Labics - che sono state rispettate per realizzare il collegamento".

A proposito del giardino, il progetto intende riportare alla luce l'assetto documentato dalla seconda metà del Settecento in poi. Un intervento, dunque, come un progetto nuovo su un'area storica. Le alberature preesistenti, disposte 'all'inglese', sono state mantenute e si intersecano con i tracciati ortogonali dell'antico orto. Fra gli elementi che completano il giardino, le serie di lecci che fanno da filtro con il palazzo, e lo specchio d'acqua.

giardino palazzo Diamanti

Il sindaco Alan Fabbri ha sottolineato la rilevanza di "un investimento di quasi 6 milioni di euro, due anni circa di lavori, una cinquantina di addetti in campo, decine di interventi: oggi celebriamo, con una grande mostra, la riapertura di palazzo Diamanti, culla del Rinascimento, cuore di quell'addizione erculea che fece di Ferrara la 'prima città moderna d'Europa', evidenziando che "quello di oggi è così il compimento di un percorso comune che ha unito professionalità, donne, uomini e tante, tantissime competenze. Il compimento che segna un nuovo inizio".

Un cenno, inoltre allo "spettacolo del videomapping, il 3-4-5 marzo, che farà prendere forma al bugnato in un effetto scenico unico nel suo genere". Inoltre, la riapertura di palazzo Diamanti è legata al progetto didattico 'I segreti dell'Officina Ferrarese'. Un progetto destinato a svilupparsi attraverso visite animate e laboratori nella nuova aula didattica dell'edificio, rivolto a scuole e famiglie.

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