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Nuova scuola Manzoni, dalle aree verdi interne agli spazi aperti alla città: l'intervento finanziato con circa 3 milioni di euro

Approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica, l'edificio ospiterà nove classi oltre a un auditorium per la cittadinanza

Dalle aree verdi interne a una maggiore capacità di accoglienza degli alunni e spazi aperti alla città, pensati anche per l'utilizzo oltre gli orari scolastici. E un 'cervello' elettronico per il monitoraggio continuo dei dati ambientali e di condizionamento, e una nuova mensa. La Giunta ha approvato, nella giornata di martedì, il progetto di fattibilità tecnico economica della nuova scuola primaria 'Alessandro Manzoni' di Ferrara, a fianco dell'attuale, affacciata su via Don Zanardi, in zona Borgo Punta, nell'accesso da est al centro storico.  

L'intervento è finanziato con 3 milioni circa di fondi, intercettati, del Pnrr. Il bando europeo prevedeva la sostituzione dei plessi esistenti con altri realizzati secondo i più moderni criteri di efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Il nuovo edificio scolastico adiacente a quello esistente porterà così alla demolizione dell'immobile attuale e alla realizzazione di una nuova area verde attrezzata sul sedime dell’edificio demolito. "Ma non sarà solo una sostituzione. La nuova scuola, infatti, porterà con sé il miglioramento dell’offerta formativa e della didattica, incrementando la capacità di accoglienza degli studenti da 136 a 198 alunni", ha spiegato l'assessora comunale alla Pubblica istruzione Dorota Kusiak.

Scuola Manzoni attuale

L'edificio ospiterà così nove classi e un auditorium aperto alla cittadinanza. Piena - indica la relazione del progetto - sarà la simbiosi tra esterno e interno: la facciata regolare sarà infatti aperta sul parco, tramite un 'ritmo costante' di aperture, opportunamente schermate a seconda dell'esposizione solare. Corti verdi scoperte si alterneranno ad aule chiuse, con funzione di aree verdi interne all'edificio. Ogni aula sarà dotata di un ambito di pertinenza esterno per la didattica, tra corti, logge,  aule didattiche all'aperto, schermate dalla diretta luce dei raggi solari. Le connessioni tra le diverse porzioni del palazzo sono pensate come piccole piazze da vivere, per la socialità, e anche a uso di iniziative. All'interno gli arredi previsti sono in legno, con ampio utilizzo di tecnologie multimediali per la divulgazione e l'apprendimento. Il sistema scuola-giardino adotta soluzioni integrate per il superamento delle barriere architettoniche e percettive. I parcheggi saranno esterni, con 36 posti auto, e posto riservato per le persone con disabilità. In previsione, inoltre, c'è anche l'installazione di stazioni di ricarica sia per biciclette elettriche che per e-car.

Rendering interni

Tra le novità tecnologiche c'è inoltre il  Bms, un sistema di controllo software e hardware che permette di monitorare in tempo reale lo stato e il condizionamento dell'edificio. Obiettivi: garantire l'efficienza energetica e gestionale, l'affidabilità, la sicurezza e il comfort. Sono inoltre previsti interventi anche nell'area verde esterna, con l'integrazione degli alberi esistenti con essenze arboree tipiche del territorio, che necessitano della minima quantità di acqua. Per il riscaldamento e il raffrescamento il progetto prevede un impianto in pompa in grado di sfruttare l’energia geotermica. "La soluzione adottata della cosiddetta 'demoricostruzione', in luogo dell'adeguamento dell'edificio attuale - ha aggiunto Dorota Kusiak - garantirà la continuità della didattica senza la necessità di trovare un altro immobile da adibire a temporaneo uso scolastico, oltre a ridurre i costi".

L'assessore comunale ai Lavori pubblici Andrea Maggi ha sottolineato che "il coinvolgimento di professionisti di settore è ampio. L'obiettivo è realizzare una scuola caratterizzata da alte prestazioni tecniche, tecnologiche, ambientali e pedagogiche. Una scuola sicura, sostenibile, accogliente, adeguata alle più recenti concezioni della didattica". Il progetto approvato è stato realizzato dall'architetto Martina D'Alessandro di Forlì, vincitrice del concorso e quindi già designata progettista anche delle fasi successive, definitiva ed esecutiva, e direttrice dei lavori. La fase progettuale finale è attesa per settembre. L'appalto per la realizzazione dei lavori potrà essere effettuato tramite accordo quadro di Invitalia che si occuperà di individuare l'esecutore dell'intervento. 

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