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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cinema

I novant'anni del regista Tinto Brass e il suo desiderio mai andato in porto di girare un film sulla famiglia Borgia

Fra i propositi non realizzati dal cineasta, una pellicola sulle figure di Alessandro VI, Cesare, Giovanni e Lucrezia

Il regista Giovanni Brass, detto 'Tinto', raggiunge il traguardo dei novant'anni d'età. Una vita coltivata nell'humus dell'arte, fin dall'attrazione verso il disegno manifestata da giovanissimo. Un aneddoto vuole che proprio uno scherzoso accostamento a Tintoretto da parte del nonno pittore finirà per anteporsi al nome anagrafico. La forza adesiva del cinema prevarrà sugli studi di diritto e le frequentazioni parigine come archivista alla Cinémathèque lo indurranno a imboccare la strada espressiva delle pellicole.

Un percorso avviato agli inizi degli anni Sessanta come assistente del regista Roberto Rossellini, e alimentato da un'indole libertaria e insofferente al conformismo. Il cinema come rappresentazione della società, dunque, e l'erotismo che progressivamente diventa un grimaldello per scardinare convenzioni, tabù e sensi di colpa. Nonostante l'incombenza della censura, la sua produzione cinematografica è fiorente. Fra le proposte che gli arrivano c'è spazio perfino per la regia di 'Arancia meccanica', a cui rinuncerà perché intenzionato a lavorare a 'L'urlo', così la pellicola verrà affidata a Stanley Kubrick. 

Eppure, il rimpianto del quale farà cenno in diverse interviste è legato a un film che per diversi decenni avrebbe voluto girare, e che non sarà mai realizzato. Un film storico incentrato sulle figure più note della famiglia Borgia, e menzionato fra le pagine del libro autobiografico 'Una passione libera', scritto con la seconda moglie Caterina Varzi ed edito da Marsilio nel 2021. Nel testo Brass racconta che aveva in mente Mick Jagger per il ruolo di Alex DeLarge non solo per 'Arancia meccanica', ma per un progetto coltivato da tempo, appunto un film sui Borgia. Un interprete, Jagger, che secondo il regista trasmetteva una forte carica sensuale e sarebbe stato un ideale Cesare Borgia.

Un progetto tuttavia destinato a rimanere tale e che avrebbe coinvolto anche personaggi come il controverso papa Alessandro VI e Giovanni Borgia. Senza trascurare le vicende personali e politiche della sorella Lucrezia, nobildonna italiana di origini spagnole che visse alla corte di Ferrara, incoraggiò il mecenatismo nell'arte, abbracciò il Terz'ordine francescano e morì per le complicanze di una maternità. La narrazione degli intrecci della famiglia Borgia avrebbe costituito l'ulteriore elemento di una trilogia sul potere comprensiva dei film 'Salon Kitty' del 1976 e 'Caligola' del 1979.           

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