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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Feris, secco 'no' di Ferrara Nostra: "C'è un'insofferenza alla partecipazione democratica nelle scelte"

Il gruppo consiliare appoggia la preoccupazione delle associazioni di categoria circa l'aspetto commerciale

Anche Ferrara Nostra si schiera contro il Feris. Il progetto di riqualificazione della città – che interesserà nei prossimi anni l’ex caserma Pozzuolo del Friuli e le zone di via Caldirolo e via Volano – continua a spaccare in due il mondo politico.

A esprimere le proprie ragioni, come detto, è il gruppo consiliare Ferrara Nostra, che rileva diversi punti critici. Il primo riguarda il coinvolgimento (o mancato tale) di una fetta di popolazione nelle scelte dell’amministrazione: “Dalla riprogettazione della zona San Giorgio al supermercato del Sottomura – sostengono – non c’è mai stato in questi anni il minimo sforzo di interpellare i cittadini”.

E il ragionamento si rafforza circa l’ex caserma: “La Giunta ha organizzato un sopralluogo all’interno – incalza il gruppo - invitando i mezzi di informazione locale ma escludendo non solo i cittadini ma anche i Consiglieri Comunali, i quali dovrebbero primariamente essere informati nel dettaglio, in virtù di un voto che deve essere espresso in sede di Consiglio”. 

“Una scortesia istituzionale, questa – aggiungono da Ferrara Nostra –, che parrebbe più essere una manifestazione di insofferenza verso una partecipazione democratica sul tema, con l’illusione di poter, attraverso la stampa, propagandare un’iniziativa privata chiaramente in contrasto con l’interesse pubblico”.

Da qui, dunque, un secco ‘no’ al progetto Feris. Il tutto, condividendo le preoccupazioni di Ascom e Confesercenti circa “la sopravvivenza delle attività commerciali presenti sul territorio”. Ma non c’è solo la polemica, bensì anche un pensiero di proposta.

“Per ovviare al problema dell’impoverimento del nostro centro storico, il gruppo Ferrara Nostra presenta nuovamente la proposta di acquisire da Cassa Depositi e Prestiti l’ex caserma, per destinarvi poi, attraverso una mirata progettazione, i fondi del Pnrr che potrebbero consentire il recupero e l’insediamento di strutture pubbliche al servizio dei cittadini, senza dover concedere ad alcun privato atti di riconoscenza o premi, come avviene in Feris con l’ipermercato di Via Caldirolo”.

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