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Lavori

Museo della Cattedrale, al via l'intervento di restauro di otto arazzi cinquecenteschi

Il cantiere procederà nei normali giorni di apertura, senza interferire con il percorso di visita

Una volta condotto l'intervento conservativo degli arazzi di palazzo Municipale, fra il 27 febbraio e il 2 marzo scorsi, sono partiti questa settimana i lavori di manutenzione straordinaria del patrimonio tessile delle collezioni dei Musei di arte antica. Al centro del lavoro dei restauratori ci sono otto arazzi cinquecenteschi conservati nel Museo della Cattedrale.

Concordato con il Capitolo della Cattedrale, a cui le opere appartengono, e finanziato con fondi comunali per 8mila e 200 euro, anche questo secondo intervento prevede una campagna fotografica e una mappatura grafica a computer. Strumenti fondamentali per la redazione di dettagliate schede conservative in grado di fotografare lo stato di salute delle preziosa arte della tessitura rinascimentale. "Continua il percorso di cura, tutela, valorizzazione e riscoperta del patrimonio, in questo caso del patrimonio di opere tessili, custodito nelle collezioni comunali", ha evidenziato l'assessore comunale alla Cultura Marco Gulinelli, sottolineando che "il monitoraggio dello stato conservativo è costante e continuo" e che "l'iniziativa intende anche coinvolgere il pubblico in un interessante 'viaggio' di scoperta delle metodologie e tecniche impiegate". 

Il cantiere procederà infatti a Museo aperto, fino a martedì 14 marzo, e consentirà di raccogliere dati fondamentali per decidere eventuali azioni future di tutela e salvaguardia dei manufatti nel prossimo futuro. "L'operazione, che verrà condotta solo sul lato a vista degli arazzi, senza staccarli dai supporti espositivi, essendo effettuata nei normali giorni di apertura del Museo senza interferire con il percorso di visita, creerà un'occasione di 'cantiere aperto' rivolta a chiunque sia interessato a scoprire o riscoprire queste bellissime opere e l'arte di professionisti specializzati nella sapiente arte del riportare alla piena luce la bellezza", ha concluso l'assessore Gulinelli.  

Gli otto arazzi con le Storie di San Maurelio e le Storie di San Giorgio, vennero realizzati a Ferrara tra il 1550 e il 1553 dall'arazziere fiammingo Johannes Karcher, attivo tra il 1516 e il 1562, su cartoni degli artisti ferraresi Benvenuto Tisi da Garofalo, Camillo Filippi e Luca d'Olanda, per essere esposti nella basilica vescovile tra il 24 aprile e il 7 maggio di ogni anno, giorni delle festività dei due santi patroni. Le opere, sottoposte già nel 2000 a un intervento di manutenzione in vista della loro esposizione nell'attuale sede museale di via san Romano, presentano oggi ampi e diffusi depositi di polvere che hanno spinto ad affidare anche in questo caso, come per le opere del palazzo Comunale, l’intervento al laboratorio di restauro Rt Restauro Tessile di Albinea.


 

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