Stefano, il giovane geologo con la passione per il calcio è l'ultima vittima della strada: "Era una persona buona"

Se n’è andato all'improvviso, Stefano Garbellini, 27 anni, trovando la morte a bordo della propria automobile, giovedì sera poco dopo le 22 nei pressi di Migliaro. Un impatto terribile, frontale con un’altra vettura, che non gli ha lasciato scampo e che ha ferito gravemente altre tre persone.

A piangere Stefano, oggi, sono gli amici e i colleghi, ma anche l’intera comunità di Codigoro. Amante del calcio, dava tutto per la squadra del suo paese, la Codigorese. Una passione infinita, quella per il pallone, che lo portava spesso a partecipare anche a tornei indoor.

E gli faceva macinare chilometri, per seguire la sua squadra del cuore, l’Inter; non aveva mancato, in tal senso, di sobbarcarsi il viaggio fino a San Siro per assistere ad un match dei suoi campioni. Ma oggi, come detto, a piangerlo sono in tanti. A cominciare dai compagni della Codigorese, per proseguire con tutti gli amici e i colleghi di lavoro.

Chi l’ha conosciuto, lo descrive come “un ragazzo affidabile, preciso e puntuale”. Una persona “buona”, di quelle con cui è piacevole passare una serata in discoteca, ma anche lavorare fianco a fianco durante la settimana. "Fai ridere anche gli angeli come facevi ridere noi" scrive un amico sui social, mentre anche la ex società calcistica Ostellatese l'ha voluto ricordare con un post. Uno dei tanti che in queste ore stanno invadendo, pian piano, le bacheche dei social.

Stefano aveva frequentato l’Istituto tecnico di Pomposa, poi si era laureato in Scienze Geologiche all’Università degli Studi di Ferrara. Infine, da un paio d’anni lavorava come geologo in un’azienda del territorio: era di fatto un tecnico di cantiere per il settore grandi opere. Fino alla sera di giovedì, quando un tragico incidente l’ha portato via in un istante ai familiari e agli amici.