Operai caduti dal cestello, speranze finite per il più giovane: "Dichiarata la morte cerebrale"

Speranze finite. E’ stata dichiarata la morte cerebrale per il ragazzo di appena vent’anni caduto lunedì, insieme ad altri due operai, da un cestello mentre lavorava nelle discariche del polo Crispa, a Jolanda di Savoia. Cosmin Robert Pricopi, classe 2003, era impegnato in alcune mansioni sul tetto di un capannone quando, per cause ancora da accertare, è volato da un’altezza di circa 10 metri insieme al padre 48enne ed un terzo collega, di 50 anni.

Tutti e tre (di nazionalità rumena) sono rimasti gravemente feriti, ma le condizioni del giovane sono apparse subito disperate: a nulla è servito, purtroppo, il trasporto in elisoccorso all’ospedale Maggiore di Bologna, dove è stato dichiarato morto nella notte tra martedì e mercoledì (ora è in corso il periodo di accertamento), dopo aver passato le ultime ore nel reparto di Rianimazione.

Gravi, come detto, anche le ferite riportate dagli altri due uomini. Il padre del ragazzo, a seguito della caduta, è stato trasportato all’ospedale di Cona, dove ora è ricoverato in gravi condizioni. L’altro operaio, invece, è stato accompagnato in elicottero al Bufalini di Cesena e ora si trova nel reparto di Rianimazione, in prognosi riservata.

Sul posto, negli attimi successivi all’incidente, sono arrivati anche i carabinieri, per raccogliere le testimonianze del caso. Secondo una prima ricostruzione, i dipendenti della Coper System stavano lavorando su un tetto di un capannone quando il cestello si sarebbe piegato, cedendo e facendo precipitare i tre operai. Ad ora, le indagini (per comprendere dinamica e responsabilità) sono state affidate alla Procura di Ferrara.