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Omicidio / Mesola

Morta la donna colpita alla testa da un proiettile: ipotesi omicidio, ritrovato un fucile

A dare l'allarme era stato uno dei figli, ma inizialmente si pensava ad un malore o una caduta

E’ morta la donna trovata esamine nella sua abitazione ad Ariano Polesine dai figli. La corsa disperata in ospedale non è servita. La 32enne marocchina, infatti, martedì pomeriggio era stata colpita alla testa da un proiettile: circostanza, questa, scoperta però solo all’arrivo nel nosocomio, dopo una tac. A trovarla ferita, sul pavimento della cucina, era stato uno dei due figli che, urlando, aveva attirato l’attenzione del vicino.

Ma tutto è risultato inutile. Rkia Hannaoui, infatti, è deceduta in ospedale nel pomeriggio di mercoledì. La tragedia si era, invece, consumata circa 24 ore prima. Erano, infatti, le 16 di martedì quando i due figli (di 8 e 11 anni) sono rincasati. Poi la scoperta. E la chiamata ai sanitari del 118, per quello che in un primo momento pareva essere un malore (o una caduta).

Ma la successiva visione del proiettile ha fatto scattare le indagini dei carabinieri. I militari, nella serata, si sono recati nel casolare di Ariano Polesine – sulla sponda del Po di Goro – per i rilievi del caso e per cercare l’eventuale arma. Secondo quanto si apprende, mercoledì sarebbe stato poi trovato un fucile in un capanno attiguo all’abitazione.

Sugli sviluppi, però, da parte della Procura di Rovigo c’è ancora il massimo riserbo. Ciò che pare essere certo è che la vicenda ha assunto i contorni dell’omicidio, anche se non si ha conto di eventuali nomi inseriti nel registro degli indagati. Il marito della donna (e padre dei bambini), al momento della scoperta, non era in casa. Appena appreso il tutto è corso in ospedale al capezzale della donna. Poi, come detto, deceduta per la ferita riportata.

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