Militari assegnati a Ferrara, il sottosegretario Molteni: "La sicurezza non è un costo, ma un investimento"
Nella giornata di venerdì si è svolta la cerimonia di saluto, all'interno della caserma della polizia locale
Un ringraziamento al prefetto Rinaldo Argentieri, a pochi giorni dall'avvicendamento, e a tutte le forze dell'ordine, accompagnate dalla considerazione che la sicurezza rimanga una "priorità di chi ha la responsabilità di governo". Con queste parole, il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni ha esordito, la mattina di venerdì 22 settembre alla caserma della polizia locale di via Tassoni 7, nella cerimonia di saluto al contingente dei militari assegnati a Ferrara. Militari che hanno preso servizio dal 20 settembre nella città estense, nell'ambito dell'operazione 'Strade sicure'.
Un'iniziativa in presenza di diverse autorità civili e militari. Fra i presenti, il deputato Davide Bergamini, il viceprefetto Vincenzo Martorano, il comandante pro-tempore del raggruppamento Strade sicure e comandante militare dell'Esercito 'Emilia Romagna' Nicola Perrone, il questore Salvatore Calabrese, l'assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori, il presidente della Provincia Michele Padovani, e il comandante della polizia locale Claudio Rimondi.
La mattinata è stata quindi caratterizzata da una visita nei reparti della struttura in via Tassoni e, successivamente, al parco Marco Coletta, e da un incontro, nella Sala polivalente del Centro di mediazione alla base del Grattacielo per un momento di riflessione con amministratori e autorità sull'attività di riqualificazione del quartiere. "Oggi è ritornato l'Esercito a Ferrara - ha commentato il vicesindaco Nicola Lodi - e siamo a ringraziare lo Stato. Siamo grati ai militari, che sono chiamati a svolgere il compito di presidiare la città". Lodi ha aggiunto che "a breve ci sarà una Commissione sulla sicurezza", ma fino a quando "c'è un episodio di crimine, vuol dire che non abbiamo vinto".
Il sottosegretario all'Interno ha quindi rimarcato che "la sicurezza non è di destra né di sinistra, e non è un costo, ma un investimento", soffermandosi sull'arrivo dei 15 militari, sulla possibilità di predisporre "due pattuglie tutti i giorni, una in Gad e una in centro", e di presidiare luoghi come "la Sinagoga in collaborazione con le forze di polizia". Molteni ha evidenziato che l'area "Gad era una zona franca, mentre oggi è un luogo di comunità", che essenziali alla finalità della sicurezza siano "la prevenzione, le attività culturali, il Terzo settore".
Molteni ha aggiunto che "non bisogna abbassare la guardia", che in città esiste un problema relativo allo spaccio e che "c'è un'offerta di droga perché c'è una domanda. A questo proposito, dobbiamo agire sull'offerta, e anche nel campo della prevenzione. E il Governo ha, fra le sue priorità, di investire sulle forze di polizia, e sulla videosorveglianza", concludendo che "quella di oggi rappresenta una giornata di festa". Giornata che è quindi proseguita con le autorità che si sono trasferite in piazzale Castellina, piazzetta Enrico Toti e parco Giordano Bruno, momentaneamente chiuso per lavori di riqualificazione.
"Ferrara - ha continuato Molteni - mi piace molto, ritengo sia una città che è cresciuta, una città che ha acquisito una vocazione turistica per le bellezze di natura culturale e storica. E' una città che ha bisogno di sicurezza e su questo tema c'è stato un investimento importante. Per garantire sicurezza serve controllo del territorio e presenza delle forze di polizia. Ma è anche necessario riqualificare le zone degradate".