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Memoria popolare, parte il progetto di raccolta delle antiche filastrocche e dei racconti dei luoghi

L'iniziativa, illustrata al pubblico alla biblioteca Bassani, ha come titolo 'Fahrenheit dil fol'

Creare un 'contenitore' partecipato della memoria popolare. E' partito il progetto di raccolta di antiche filastrocche, leggende, racconti dei personaggi caratteristici dei luoghi, canti e ninne nanne. Ad alimentare la tradizione popolare saranno i cosiddetti, 'portatori di memoria', che affideranno ai 'custodi' i propri ricordi. L’obiettivo è produrre, nel 2023, uno spettacolo teatrale ispirato proprio dall'antico patrimonio dei ricordi collettivi raccolti.

Il progetto sulle tracce della memoria popolare, è stato illustrato giovedì alla biblioteca Bassani di via Grosoli dagli ispiratori Sara Draghi e Massimo Festi, di Officina Teatrale A_ctuar Aps, con il sostegno delle Biblioteche, di altre associazioni di Ferrara e provincia,  e con i finanziamenti del Comune di Ferrara. L'iniziativa mette in campo diverse collaborazioni, tra cui quella con il Coro delle mondine di Porporana e con il Centro documentazione del Mondo agricolo ferrarese, ha come titolo 'Fahrenheit dil fol', e sarà al centro di un tour itinerante sulle tracce delle vecchie storie. 

Molte sono già emerse e pazientemente annotate, come i racconti del Tunin dal cic, dell'Urlon dal Barco, le storie di creature fantastiche come la Borda (descritta nella tradizione popolare come una strega bendata le cui apparizioni si verificano sempre di notte o nelle giornate di nebbia). E poi, gli aneddoti, le favole  tramandate nelle veglie nelle stalle, per ripararsi dal freddo rigido dell'inverno in pianura. Senza tralasciare i mestieri dimenticati, l'universo femminile, le curatrici, le segnature, le strolghe (guaritrici). 

"E' un mondo ricchissimo - ha commentato Sara Draghi - che merita di essere conservato, tramandato, valorizzato. Da anni lavoriamo sulla memoria popolare. Un nostro spettacolo dal titolo 'La piccola fiera della paura' sta girando l'Italia ed è già approdato all'estero. L'interesse è ampio e crescente nel pubblico. Non è solo un momento di raccolta di contenuti, è un'autentica occasione di scambio di comunità. I nostri principali interlocutori sono gli adulti, ma i bambini non sono certo esclusi. Anzi, questa è una opportunità da sviluppare per consolidare i rapporti intergenerazionali". 

Come ha spiegato Maurizio Musacchi, di 'Al Tréb dal Tridèl', che sta curando anche una rassegna dialettale proprio alla Bassani, "i bambini sono molto incuriositi dal dialetto". Sara Draghi ha aggiunto che "poi c'è il lavoro sui differenti ricordi: spesso una stessa fola viene memorizzata in diverse versioni, con diverse varianti. Sta a noi farne sintesi, coglierne la ricchezza delle sfumature, delle versioni, reinterpretarla e consegnarla al pubblico".

Il viaggio continua attraverso i prossimi appuntamenti con la campagna di raccolta delle antiche tradizioni mercoledì 23 novembre alle 17 alla biblioteca comunale 'Peppino Impastato' in Via Vittorio Emanuele II 75 a Portomaggiore, e il 9 dicembre alle 17 al Museo Archeologico 'G.Ferraresi' in via Gramsci 301 a Stellata di Bondeno. A gennaio partirà anche il progetto teatrale. Nell'occasione saranno organizzati gli incontri tra 'custodi' e 'portatori di memoria'.

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