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Mattarella parla ai giovani: "Gli scenari globali sono mutati, l'Università aiuti i ragazzi a governarli"

Il presidente della Repubblica ha poi fatto accenno alla possibilità di sviluppare un Erasmus interno

Parola d’ordine: Erasmus interno. E’ stato un Mattarella che ha pensato, in primis, ai giovani quello salito sul palco del Teatro comunale nel corso della cerimonia per l’inaugurazione del 632esimo Anno accademico dell’Ateneo estense. “Il ruolo delle università è importante – ha chiarito – specialmente in un mondo che sta cambiando”.

“L’attenzione dell’Università di Ferrara – ha aggiunto – deve proseguire nel cammino dell’internazionalizzazione. Ciò aiuta a sviluppare la coscienza critica e civile”. Un concetto espresso poco prima dalla rettrice, Laura Ramaciotti. Ma al di là dell’affacciarsi al mondo, esiste per il capo dello Stato anche un’altra questione: la circolarità interna.

“Il movimento di studenti e docenti – ha evidenziato – è sinonimo di crescita culturale e scientifica. Il mondo è cambiato e richiede riflessioni. Ben venga, dunque, una sorta di Erasmus interno”. Poi, come detto, lo sguardo di Mattarella è tornato ad ampliarsi. “Oggi il mondo è diventato un’unica comunità, sempre più stretta ed interconnessa. Vi è l’esigenza di approfondire tale mutamento e ciò compete al mondo universitario” ha sottolineato ancora.

Infine, il riferimento a Copernico, ‘protagonista’ della giornata anche negli interventi degli altri relatori: “L’università – ha concluso il presidente della Repubblica – ha un ruolo fondamentale. Gli scenari sono cambiati e le riflessioni partono dagli Atenei. Loro hanno, per vocazione, questa missione: devono aiutare i giovani a governare tali scenari, devono saper indicare i percorsi da affrontare”.

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