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Mondiali Qatar 2022, il sogno realizzato di Andrea e Martina: "Noi in campo per la cerimonia inaugurale"

I due ferraresi fanno parte del corpo di ballo che si esibirà domenica per dare il via alla competizione calcistica

Ferrara arriva dove la Nazionale di Roberto Mancini ha fallito: in Qatar. A rappresentare la nostra città – e, in parte, anche il nostro Paese – saranno, infatti, Andrea Marici e Martina Saccenti, impegnati come ballerini nella coreografia della cerimonia d’inaugurazione dei Mondiali.

Domenica, a partire dalle 15 (ora italiana), Andrea e Martina avranno dunque gli occhi di tutto il mondo puntati addosso. Ma l’avventura dei due ferraresi (lui 34 anni, ballerino da una decina, lei già protagonista della kermesse inaugurale ad Euro2020) ha già dovuto subire un netto cambio di programma.

Andrea Marici in Qatar

Tra i balletti in scaletta, infatti, c’era anche quello sulle note della cantante Alicia Keys. C’era, appunto, perché l’artista statunitense ha ritirato il proprio brano, per protesta contro la violazione dei diritti umani in atto nel Paese asiatico.

“Avevamo provato l’intera coreografia, ma ora ne stiamo studiando una nuova – spiegano i due, direttamente da Doha –. Siamo un po’ spiazzati, per noi era l’occasione di ballare con una leggenda della musica, ma allo stesso tempo comprendiamo perfettamente che per lei sia stata la scelta giusta a livello artistico”.

Martina Saccenti

Ad ogni modo, il Mondiale domenica prenderà il via. E Martina e Andrea saranno sul terreno di gioco dell’Al Bayt Stadium: “È un’emozione indescrivibile – prosegue Marici –. Sarà un evento storico, non la classica parata di apertura, ma uno spettacolo dai grandi contenuti artistici e con un messaggio, forte, sui diritti umani, per abbattere le barriere e avvicinare le nazioni”.

Così, il sogno di una vita sta per avverarsi. E il passo indietro di Alicia Keys sarà, comunque, rimpiazzato a dovere: i due ferraresi, infatti, si esibiranno a tempo delle note e della voce di artisti internazionali. Saranno loro, almeno per la prima giornata, a portare in alto il nome dell’Italia e a cercare al tempo stesso di non far rimpiangere gli Azzurri, rimasti colpevolmente a casa.

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