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Lavori pubblici / Copparo

Dopo i lavori di ripristino, revocata la temporanea inagibilità: il piano terra dell'ex scuola torna fruibile

I sopralluoghi proseguiranno in maniera costante, poi si procederà al consolidamento della copertura

Revocata la temporanea inagibilità dell’ex scuola di Ambrogio. Con un'ordinanza firmata dal sindaco di Copparo, Fabrizio Pagnoni, è stato disposto il ripristino parziale dell’utilizzo dell’immobile comunale limitato ai locali al piano terira, fino all’avvio e al completamento dei lavori per la manutenzione straordinaria della copertura previsti del ‘Programma triennale delle opere pubbliche’: ciò fermo restando l’inagibilità di tutto il primo piano.

“In via precauzionale – si legge nella nota comunale - sarà eseguito un monitoraggio periodico al fine di verificare il permanere delle condizioni di sicurezza, dando atto che, laddove si rilevi l’aggravio delle condizioni della copertura, vengano attivati provvedimenti a tutela della incolumità pubblica”.

A inizio dicembre si era, infatti, verificato il cedimento di una porzione di copertura dell’edificio di via Zappaterra: una parte di tetto, posta nell’area centrale della falda sud dell’immobile, era crollata in seguito al cedimento di una trave. L’ultima delle verifiche ha accertato il ripristino delle condizioni precedenti al crollo (parziale), ma ha rilevato anche che i controsoffitti delle aule poste al piano primo, in corrispondenza del danno, risultano essersi ammalorati. Di qui l’inagibilità del settore.

I solai posti tra il piano terra e il piano primo non risultano, invece, essere danneggiati e non vi sono segni di umidità sottostante; ciò ha dunque consentito la riapertura in sicurezza di quegli spazi. “Saranno comunque eseguiti sopralluoghi periodici, dal momento che l’ex scuola di Ambrogio – prosegue il comunicato -, costruita verosimilmente nei primi anni del secolo scorso, sconta diversi fattori critici”.

Su tutti, spiega ancora la nota, “la mancanza di una guaina bituminosa su tutto il coperto, la presenza di tavelloni in laterizio, l’elevato tasso di umidità presente nel sottotetto, assorbita dalle capriate lignee, e la presenza di grandi e pesanti cisterne in cemento, poste sempre nel sottotetto, un tempo utilizzate per il riscaldamento, da rimuovere per motivi sismici”. Per questo sono previste in bilancio risorse per 230mila euro atte ad assicurare il necessario consolidamento della copertura.

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