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Carabinieri / Codigoro

Fa lavorare nel cantiere operai 'in nero', titolare di una ditta edile multato per oltre 17mila euro

Gli accertamenti dei carabinieri sono partiti dalla denuncia di uno dei muratori

Lavoratori in nero, nessun prospetto paga e impedimento dei controlli. Così, per il titolare di una ditta edile sono scattate varie multe, per un ammontare complessivo di oltre 17mila euro. Protagonista della vicenda un uomo di 46 anni (originario di Portomaggiore ma residente sul litorale) a capo di una società. Per comprendere l’esatto sviluppo della vicenda serve, però, fare un passo indietro.

Nel corso del 2022, infatti, i carabinieri di Codigoro sono entrati all’interno di un cantiere edile nel Basso ferrarese, riscontrando la presenza di più operai di nazionalità straniera che agli stessi militari dell’Arma hanno dichiarato di non percepire una regolare busta paga e di essere impiegati ‘in nero’. Il tutto è stato, quindi, segnalato al Nucleo ispettorato del Lavoro per gli accertamenti del caso.

Successivamente uno dei muratori, ritenendo insostenibile la propria situazione lavorativa, ha confermato alla direzione provinciale per il lavoro (tramite una lettera) le irregolarità. Gli ispettori hanno, così, ascoltato gli operai identificati al tempo all’interno del cantiere ed hanno cercato di acquisire la documentazione dalla società, scoprendo però che gli uffici delle sedi legale ed amministrativa erano inesistenti, mentre nel cantiere le attività erano concluse.

Al termine delle dovute verifiche, i carabinieri hanno, così, riscontrato più violazioni ed elevato, come detto, sanzioni per oltre 17mila euro. In particolare il titolare della società è stato accusato di aver impiegato tre lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. Inoltre, lo stesso 46enne ha omesso di consegnare a cinque lavoratori il prospetto paga all’atto della retribuzione.

Ma non è tutto. Lo stesso uomo non ha consegnato a tre lavoratori la copia della comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro all’atto dell’assunzione e, infine, ha impedito ai funzionari degli enti per i quali sussiste la contribuzione obbligatoria l’esercizio dei poteri di vigilanza. Per queste ragioni sono state comminate multe da 9.480 euro. A queste si sono aggiunti i verbali per il recupero contributivo (per altri 4.955,40 euro) e una diffida accertativa (con relativa sanzione di 3.172,90 euro). L’Arma fa sapere che le campagne di controllo sui cantieri edili continueranno anche nei prossimi mesi.

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