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Parco urbano, Italia Nostra: "E' devastato. Non diventi un'arena permanente per spettacoli"

L'associazione contro l'amministrazione sulle conseguenze del concerto di Springsteen

“Danni molto gravi” e “arrogante incoscienza”. Non usa mezzi termini Italia Nostra per fare il punto della situazione sullo stato del parco urbano, ad oltre una settimana dal concerto-evento di Bruce Springsteen. Una zona che sarebbe “in ginocchio, letteralmente devastato”, sempre secondo l'associazione per la tutela del patrimonio.

“Inoltre – incalza Ferrara Nostra - il parco rimane negato alla fruizione pubblica nel periodo più bello dell’anno, il periodo della fioritura e della nidificazione degli uccelli, e lo rimarrà, in tutto o in parte, ancora a lungo”. Il direttivo della sezione locale arriva poi ad affermare che con la melma presente “sono stati infangati i nomi di chi quel parco l’ha inventato e voluto, come lo stesso Bassani, Cederna, Ravenna e Pizzetti”.

Al netto di ciò, la riflessione poi si sposta sul successo della manifestazione. Una ‘vittoria’ che, secondo Italia Nostra, sarebbe arrivata anche se si fosse scelta una sede diversa per il concerto. Così come sarebbe arrivato anche il ritorno economico “uguale nelle voci attive, ma assai minore in quelle passive. La riparazione dei danni annullano di fatto quelle attive, con l’aggravante che si tenterà di accollarne i costi alla collettività”.

Infine, il direttivo locale dell'associazione evidenzia come sia stato “puerile anche solo pensare che una città storica, in cui tra l’altro è in corso una importante mostra su pittori del Rinascimento, diventi nota a livello internazionale per un concerto di Springsteen”.

Da qui la riflessione finale, che guarda al futuro: “Vediamo un intento preciso dell’amministrazione di trasformare in modo permanente un parco ricco di valori ambientali e naturali in una grande arena per spettacoli all’aperto – conclude Italia Nostra -. Rivolgiamo un appello alla cultura nazionale ed internazionale perché questo rischio venga sventato e perché siano fermati quelli che non possono che essere definiti i nuovi vandali”.

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