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Intervento di Arcigay nell'assemblea al Liceo Ariosto, approvata la proposta sull'ordine del giorno

L'esito della votazione è avvenuto dopo una discussione che ha coinvolto consiglieri di maggioranza e opposizione

Nel corso della seduta del Consiglio comunale di mercoledì, ha trovato spazio la proposta relativa all'ordine del giorno presentata dai Gruppi consiliari Ferrara Nostra, Lega Salvini Premier, Ferrara Cambia e dalla consigliera di Forza Italia Diletta D'Andrea, sull'intervento di Arcigay nell'assemblea d'istituto al Liceo Ariosto. Proposta accompagnata da un emendamento che è stato illustrato dal consigliere comunale della Lega Alcide Mosso. 

La consigliera comunale Francesca Savini ha sottolineato la soddisfazione di trattare il documento, pur rimarcando l'intenzione del proprio Gruppo consiliare di averlo voluto trattare "nell'immediatezza dei fatti". L'esponente che siede fra i banchi della maggioranza ha aggiunto che "in queste ultime settimane, più volte attraverso la stampa, gli interessati hanno richiesto il ritiro". Una richiesta che per la consigliera "equivale a imporre un bavaglio alla politica". Sulla vicenda avvenuta nei mesi scorsi al Liceo Ariosto, l'esponente di Ferrara Nostra ha aggiunto che la domanda della presidente di Arcigay Manuela Macario rivolta agli studenti di alzarsi in piedi nel caso fossero o conoscessero persone Lgbt "lede la privacy ed è divisiva". Da qui alla decisione di proporre di proporre un ordine del giorno per esprimere "solidarietà al personale docente", richiamando l'attenzione sull'importanza "della trasparenza e del rispetto dei ruoli", e ponendo l'accento sul "consenso informato" come "strumento di buonsenso".   

L'assessora comunale alla Pubblica istruzione Dorota Kusiak ha evidenziato che "la scuola è un luogo di formazione e di crescita", ribadendo l'adesione "alla Giornata contro le discriminazioni" e l'importanza dei "lavori del tavolo del Protocollo istituzionale per il contrasto all'omotransfobia", ricordando la vicenda che ha coinvolto "la dirigente scolastica che ha ritenuto di fermare un momento a cui stava assistendo proprio per tutelare quello che è il suo ruolo". La componente della Giunta ha quindi commentato "quello è accaduto" come "una mancanza di rispetto" perché "è meglio affrontare certi dibattiti e certi scontri lontano dai ragazzi che sono lì per la formazione".

Il consigliere comunale Federico Soffritti ha citato le parole dei rappresentanti d'istituto del Liceo Ariosto Ester Leonardi e Samuele Pazzi, "si tratta di una vicenda che riguarda esclusivamente gli studenti del Liceo e la sua rappresentanza studentesca e non, di certo, persone esterne". Una questione che per il consigliere "avrebbe dovuta essere estranea a questo consesso, lasciando alla scuola e ai suoi studenti il compito di risolverla, non trasformandola nell'ennesimo scontro ideologico di contrapposizione fra le parti". La consigliera del Gruppo Misto Anna Ferraresi ha sottolineato che "queste situazioni devono essere affrontate con sensibilità e rispetto". Il consigliere del Pd Davide Nanni ha aggiunto che "per evitare stumentali intromissioni, penso serva più rispetto per gli studenti", mentre la consigliera di Forza Italia Diletta D'Andrea ha affermato che la preside ha agito "con responsabilità per tutelare i suoi studenti".

L'esponente di Ferrara Bene Comune Dario Maresca, si è chiesto "quale è l'obiettivo di questa mozione", perché "prima mi sembra che si concentri sulla questione della privacy che forse in quell'occasione è stata gestita in modo inopportuno", poi "mi sembra si voglia screditare l'operato della dottoressa Macario, però noi non eravamo lì", poi "manifesta il sostegno al personale docente, afferma la necessità ci si adoperi per la compartecipazione degli studenti e auspica che i dirigenti utilizzino questo strumento del consenso informato che, mi sembra di capire, i docenti usano già. Ma il succo cambia perché i gruppi di maggioranza sembrano non volere che a scuola si parli di questi temi. Però, a questo punto, uscite dal protocollo Pico. Il tema è certamente complicato, la possibilità di dialogo fra pensiero diverso su questo tema è pressoché impossibile. Tuttavia a me piace parlare di comunità educante, e se è una comunità prova a essere educante si deve mettere d'accordo su qualche cosa base su cui agire". Al termine della discussione, la votazione della proposta sull'ordine del giorno dei Gruppi di maggioranza, oltre all'emendamento della Lega, si è conclusa con un'approvazione.
 

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