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Venerdì, 19 Aprile 2024
Sanità / Argenta

Il primo anno del polo ortopedico Rizzoli: oltre 1.000 interventi e 10mila prestazioni ambulatoriali

Il centro di Argenta ha visto un momento di riflessione a cui era presente l'assessore regionale Donini

Il Polo ortopedico riabilitativo Rizzoli all’ospedale di Argenta celebra il primo anno di attività. L’attività del centro - nato il 28 febbraio 2022 dalla collaborazione tra Ior e Ausl di Ferrara al fine di creare una rete ortopedica integrata sul territorio e garantire un’assistenza di eccellenza in prossimità del paziente riducendo così la mobilità sanitaria – è stata il focus dell’evento formativo rivolto al personale delle aziende sanitarie ferraresi, che si è tenuto al Centro culturale polivalente Cappuccini di Argenta.

All’incontro sono intervenuti Raffaele Donini, assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Andrea Baldini sindaco di Argenta, Monica Calamai direttrice generale Azienda Usl di Ferrara e commissario straordinaria dell’Azienda ospedaliera e Anselmo Campagna, direttore generale Irccs.

La sala del Centro Culturale Polivalente Cappuccini

“In un anno oltre si sono tenuti oltre 1.000 interventi, anche in urgenza, e quasi 10mila prestazioni ambulatoriali (tra 5755 visite ortopediche e oltre 3354 prestazioni fisiatriche e riabilitative) – ha evidenziato Donini -. Si tratta di una eccellenza che, con l’arrivo anche di quasi 90 professionisti, ha trovato una collocazione importante ad Argenta per avvicinare la parte più avanzata dell’ortopedia ai cittadini con tre ambulatori sul territorio”.

“Non molleremo a difesa della sanità pubblica ed universalistica – ha incalzato l’assessore regionale -, di cui la nostra Regione rappresenta un punto avanzato in Italia, e per farlo occorrono sostenibilità finanziaria e prospettive migliori per gli operatori sanitari per raggiungere tre obiettivi: qualità della vita e del lavoro dei professionisti, presa in carico nel minor tempo possibile nella miglior struttura possibile, ed estensione della rete di prossimità anche attraverso la diffusione delle competenze sul territorio”.

Plauso arrivato anche da Calamai, che ha concluso dicendo che “il centro è una ricchezza per il territorio, ma si tratta anche di una progettualità inserita in una visione più ampia per ridisegnare l’assetto complessivo della sanità sul territorio. I dati di attività sono eccellenti e dimostrano come sia stata una scelta giusta ma non ci fermiamo qui: cambiare i modelli organizzativi e mettere in sinergia le competenze è uno scopo da perseguire con forza per supportare la sanità pubblica in ottica di equità e prossimità”.

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