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'I love my Ferrara', ecco la prima guida turistica della città in linguaggio aumentativo: "Eliminiamo le barriere"

Il libro, disponibile nei bookshoop museali, contempla le descrizioni di itinerari, personaggi e prodotti tipici

Ecco la prima guida cittadina specifica in linguaggio 'aumentativo', per superare le difficoltà. Si chiama ‘l love my Ferrara’ il progetto, finanziato dal Comune, che ha portato alla realizzazione di una pubblicazione - con la storia e la descrizione di 8 itinerari rinascimentali in città - dedicata alle persone con disabilità e con problematiche nell’utilizzo del linguaggio.

Nelle pagine, i testi si affiancano a illustrazioni e specifiche immagini esplicative. “Questo è uno strumento che apre alla conoscenza della città, uno strumento nato dalla volontà di eliminare le barriere e di rendere il nostro patrimonio accessibile – commenta il sindaco, Alan Fabbri -. La valorizzazione della città e la promozione della conoscenza della sua identità, delle sue tradizioni, della sua storia devono arrivare a tutti”.

Una delle pagine interne della guida

La guida, presto disponibile nei bookshop museali (da sabato in quello del Castello, da febbraio anche negli altri), è stata realizzata da Riccardo Tampieri, studente dell'istituito Einaudi, insieme a un gruppo di docenti ed è il risultato di un percorso terminato con l‘approvazione del progetto ‘Anch’io conosco e comunico bene: la comunicazione aumentativa e alternativa al servizio della comunità’.

Si parte dal monumento simbolo della città, il Castello estense, nelle sue componenti, come il giardino pensile di Eleonora d'Aragona, per poi spaziare attraverso le figure storiche legate a Ferrara, come Lucrezia Borgia e Ludovico Ariosto. Quindi, ad essere raccontate sono anche le eccellenze gastronomiche, in primis la celebre coppia e il pampepato. Inoltre, sono descritte anche la cattedrale, piazza Trento Trieste, palazzo municipale, l’anello delle Mura, la Certosa monumentale, palazzo Diamanti e corso Ercole I d’Este. La guida verrà offerta gratuitamente ai titolari della Disability Card.

“La pubblicazione è il compimento di un’idea che porta la nostra città ad essere una delle prime a dotarsi di una guida turistica alla portata di tutti – conclude l’assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti -. Un progetto che, offrendo uno sguardo a tutto tondo, valorizza le capacità dei ragazzi con disabilità e che speriamo possa diventare un modello replicato altrove”.

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