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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

I gruppi di minoranza del Consiglio comunale scrivono al prefetto per chiedere un incontro

Nella richiesta viene sollevata la questione dalla sentenza del Consiglio di Stato sulla vicenda Arquà

Una richiesta d'incontro indirizzata al prefetto per "rappresentare le difficoltà con le quali sono costrette a operare i gruppi di minoranza del consiglio Comunale". A firmare congiuntamente la missiva sono i consiglieri comunali Francesco Colaiacovo del Partito Democratico, Roberta Fusari di Azione Civica, Dario Maresca di Ferrara Bene Comune, Anna Ferraresi del Gruppo Misto e Tommaso Mantovani del Movimento 5 Stelle. Nella richiesta, diverse le questioni sollevate, a partire dalla sentenza del Consiglio di Stato sulla vicenda Arquà. "Dalla pubblicazione della sentenza - scrivono le opposizioni - le attività consiliari sono state congelate senza convocazioni di Consigli né di Commissioni, eludendo in questo modo l'obbligo di reintegro della Consigliera Arquà ordinato dal Consiglio di Stato". 

Le missiva prosegue riportando che "il giorno 23 novembre i Gruppi di minoranza hanno protocollato una richiesta di convocazione di Consiglio Comunale". Richiesta finalizzata a "discutere le interrogazioni e le interpellanze rimaste senza risposta", con l'aggiunta che "nonostante sia stato sollecitato anche verbalmente, a tutt'oggi il presidente del Consiglio Comunale non ha proceduto a formalizzare nessuna convocazione, neanche della conferenza dei capigruppo". 

Nel testo vengono richiamati altri episodi come la "richiesta di convocazione della quinta commissione per discutere dei gravi contrasti tra società sportive generati dalla gestione e pianificazione dell'assegnazione delle palestre" che i gruppi di minoranza hanno avanzato il 23 maggio, a fronte della "convocazione della commissione soltanto il successivo 25 ottobre". O, nel caso dell'approvazione del bilancio consolidato nel Consiglio comunale dello scorso 7 novembre, "in ritardo rispetto alla scadenza fissata per legge al 30 settembre", il riferimento al fatto che "ci sono molte sentenze della giurisprudenza contabile che prevedono addirittura la nullità dei contratti di lavoro stipulati dopo la scadenza del 30 settembre, nelle more dell’approvazione del bilancio consuntivo", mentre "l'Amministrazione ha proceduto all'assunzione di trenta persone mettendo a rischio la validità di tali contratti".
 

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